Chiusura discoteche. Pronte ricorrere al Tar. “Governo criminalizza il settore”

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AgenPress –  Il Silb Fipe, associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo, ha deciso di presentare un ricorso immediato al Tar del Lazio per la riapertura immediata delle aziende. Lo dice Maurizio Pasca, presidente del Silb Filp, mentre Alessandro Trolese, presidente regionale del Silb Fipe Confcommercio Toscana,  accusa il governo di cercare “in tutte le maniere di trovare una scusa per posticipare le elezioni. Non ha minimamente supportato il settore, stavamo seguendo tutte le regole, non c’era motivo di far chiudere discoteche e sale da ballo”.

In Toscana il comparto dell’intrattenimento da ballo e dello spettacolo impiega oltre 16.000 addetti, compresi stagionali ed indotto, in circa 150 locali professionali con un giro di affari annuo stimato in 500 mln di euro.

“Siamo stati i primi a chiudere, gli ultimi a riaprire e adesso dalla sera alla mattina si è deciso di chiudere un intero settore che dovrà mandare a casa centinaia di lavoratori. Se c’è un locale che sbaglia è giusto chiuderlo o sanzionarlo – spiega ancora Trolese – ma quella del Governo è stata un’altra scelta, si è voluto criminalizzare un intero settore”.

“Le nostre imprese avevano assunto più personale per gestire l’emergenza Covid, venivano presi nomi e contatti degli avventori all’ingresso dei locali, venivano fatte indossare le mascherine. In quale piazza viene fatto tutto questo?”.

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