La ministra De Micheli continua a prendere in giro le donne e gli uomini del Sud giocando disinvoltamente tra competenza e cassa e rivelando addirittura di non conoscere il quadro finanziario reale delle opere di cui parla. E ora che è tutto alla luce del sole il governatore Bonaccini come può pensare di essere ancora credibile come presidente della Conferenza Stato-Regioni se ogni volta che parla tutti pensano a una sola cosa: perché i cittadini dell’Emilia Romagna sono cittadini di serie A, quelli della Puglia di serie B e quelli della Calabria di serie C?
AgenPress. Sbagliare è umano, perseverare è diabolico. La pervicacia con cui la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, continua a spacciare favole per realtà, risorse programmate (130 miliardi) per disponibili (5/6 miliardi) rievoca nelle parole di Ercole Incalza la scarpettiana Miseria e Nobiltà: i finti parenti dell’aspirante sposo Eugenio, marchesino decaduto, fanno a gara a mostrare ricchezze che non hanno davanti al cuoco arricchito che è il padre dell’amata Gemma e i soldi che non ci sono diventano “cheque lunghi così”.
Sinceramente non ne possiamo più. Questa ministra continua a prendere in giro le donne e gli uomini del Sud giocando disinvoltamente tra competenza e cassa e rivelando addirittura di non conoscere il quadro finanziario reale delle opere di cui parla. Siccome questi errori ripetuti li compie sempre e solo quando si tratta di “vendere” studi di fattibilità come treni veloci al Sud o di annunciare per decisione presa un tunnel sottomarino dove serve un Ponte sempre al Sud, non sappiamo più se si tratta di analfabetismo istituzionale (preoccupante) o della volontà di rabbonire con numeri fantasmagorici una popolazione meridionale a cui si promette ciò che non si può mantenere.
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