AgenPress – L’elefante non si sposta. Non ne possiamo più di un dibattito del tipo: i consumi sono crollati più al Nord che al Sud, perché allora si fa la fiscalità di vantaggio al Sud? Ohibò: pensavate che poteva succedere il contrario? È vero o no che negli ultimi dodici anni il Sud ha perso dieci punti di spesa reale e il Nord ne ha guadagnati tre?
È vero o no che per tornare il Sud ai livelli pre-Covid – livelli da bancarotta del sistema Italia – vi metterà di certo di più del Nord per la sua strutturale debolezza competitiva?Ma l’avete capito o no che il reddito pro capite delle donne e degli uomini del Sud è la metà di quello del centro Nord? Forse, che dite, la torta dei consumi è molto più piccola o no?
E una torta piccola sotto shock perde nella immediata congiuntura tendenzialmente un po’ meno di una torta più grande, non vi pare?
Forse, che dite, ce la facciamo per una volta a non confondere la congiuntura con la struttura?
Forse, che dite, ce la facciamo anche noi nelle nostre piccole testoline a fare i conti con il problema che l’Europa ci chiede di affrontare che è quello di riprendere a fare spesa sociale e spesa per infrastrutture nel Mezzogiorno dopo venti e passa anni di saccheggio operato dalle Regioni del Nord a spese delle Regioni del Sud attraverso il marchingegno della Spesa storica?
Possiamo uscire per una volta dalle miopie regressive emiliano-romagnole e lombardo-venete di un Nord che vuole sostenere i suoi consumi e le sue clientele con le risorse pubbliche necessarie per lo sviluppo del Mezzogiorno e con una classe politica meridionale che insegue solo bonus a pioggia per i suoi potenziali elettori e non ha né l’intelligenza né la dignità di fare valere le ragioni civili e economiche della popolazione che indegnamente rappresentano?
Per leggere la versione integrale dell’editoriale del direttore Roberto Napoletano clicca qui: