L’opinione di Roberto Napoletano. Riprendiamo in mano la bussola

Mentre il Paese è seduto su un vulcano e la Cassa Depositi e Prestiti si deve fare carico di tutto il problema politico, ecco che sulla fibra si scende a patti con Tim, controllata dal francese Bolloré e si avalla l’ingresso di un fondo americano (Kkr) con un super rendimento a discapito proprio di Cdp. E si continuano a scambiare gli studi di fattibilità con i cantieri aperti. Così si prende in giro il Mezzogiorno e la fiducia viene meno


AgenPress. Assistiamo a una regressiva trasformazione della Cassa Depositi e Prestiti con una pubblicizzazione di tutto ciò che non va perché al di là degli innegabili sforzi di resistenza del suo management si deve giocoforza fare carico di tutto il problema politico.

Quella stessa politica che quando dovrebbe imporre con la forza del suo mandato di governo e delle ragioni più nobili del proprio esercizio il ruolo guida della Cdp nella rete del futuro che è quella della fibra, va invece a patti supina con un operatore (Tim) controllato dal “pirata” francese Bolloré e avalla l’ingresso di un fondo americano (Kkr) con un super rendimento nella sua compagine proprio a discapito di Cdp che ha formulato un’offerta migliore.

Pone le condizioni oggettive perché gli investimenti che l’Europa intende finanziarci perché vuole che la fibra raggiunga il più sperduto paesino del Mezzogiorno e delle aree interne del Nord di fatto non avvengano.

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