Una sigla per schedare gli agenti? De Lieto (LI.SI.PO): proposta semplicemente assurda

AgenPress. Ci risiamo, certa classe politica ha proposto di riportare sui caschi e sulle divise degli operatori di Polizia una sigla che permetta di identificarli quando vengono impiegati in servizio di ordine e sicurezza pubblica.

Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) – ha dichiarato il Segretario Generale Antonio de Lieto –  ritiene che tale proposta è semplicemente assurda. Il LI.SI.PO. ricorda a questi signori politici che gli appartenenti delle forze dell’Ordine, tutti i giorni, rischiano la vita per vigilare su quella di tutti i cittadini, anche di  coloro che vogliono mettere sigle, targhette, numeri e quant’altro porti all’identificazioni dei poliziotti durante lo svolgimento del servizio.

Sempre a questi signori politici – ha continuato de Lieto – il LI.SI.PO. rammenta che il contributo di sangue versato dagli uomini e le donne delle Forze di Polizia è elevatissimo e, a giudizio del LI.SI.PO., la proposta avanzata da lor signori offende la memoria di tutti coloro che sono caduti nell’adempimento del proprio dovere per salvaguardare l’altrui incolumità. Un Paese democratico – ha evidenziato il leader del LI.SI.PO. – non pensa, giustamente, di mettere sigle e/o numeri identificativi a chi manifesta perché la nostra Costituzione e il principio stesso di democrazia garantiscono la libera manifestazione dei cittadini, con il rispetto di talune, basilari, norme ed a maggior ragione è sicuramente impensabile un “numero e/o sigle identificative” per i Poliziotti.

Forse è facile parlare per taluni politicanti ma è difficile, molto difficile, garantire la sicurezza in determinate circostanze. Forse sarebbe opportuno – ha concluso de Lieto – parlare un po’ di più delle condizioni di vita e di lavoro degli operatori di Polizia, delle loro paghe da fame e delle condizioni in cui sono chiamati ad operare.

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