AgenPress. Giovani che hanno studiato, che si sono impegnati nella professione e che questo governo dimentica, con la scusa del Covid. Avvocati praticanti, medici specializzandi e toghe onorarie. Stanno pagando un prezzo altissimo per la disattenzione e la superficialità di un Esecutivo che non riesce neanche ad assicurare l’ordinaria amministrazione.
Ma scendiamo nel dettaglio: ventimila avvocati praticanti si sono visti cancellare l’esame scritto per l’abilitazione alla professione, rinviato sine die. Sono giovani che non percepiscono alcuna remunerazione nella gran parte dei casi e ai quali non viene rimborsato nulla delle spese che sono chiamati a sostenere e che ora sono fermi ai box. Potrebbero almeno fare il test orale e sbloccare la situazione ma il ministro Bonafede, evidentemente, ha problemi d’udito.
Medici specializzandi: in un momento drammatico per la nostra sanità, con una carenza e quindi con un fabbisogno di medici, ci permettiamo di tenerli fermi: per i medici che aspirano a diventare specialisti ancora attese; non sono ancora state pubblicate le assegnazioni alle scuole di specializzazioni di medicina nonostante la presa di servizio sia prevista per la fine di quest’anno.
E così 24 mila medici chirurghi attendono di sapere se hanno ottenuto una borsa di specializzazione e in quale città d’Italia dovranno trasferirsi in pochissimi giorni. Solo 14 mila di loro otterranno una borsa per la specializzazione. In una congiuntura come questa devono essere accolte tutte le domande, indistintamente!
T
oghe onorarie: sono circa 5 mila e sorreggono il sistema della giustizia nel nostro Paese. Lavorano accanto alla Magistratura professionale: si occupano del 50% degli affari civili di primo grado di giudizio, e dell’80 % nel settore penale, ma senza alcun riconoscimento della loro professionalità e con un trattamento economico a dir poco offensivo per le loro competenze. Ecco perché serve un provvedimento legislativo a tutela dei loro diritti.
Mi chiedo, da cittadino, quali risposte abbia dato il governo Conte e i suoi ministri a questi lavoratori? Non ne trovo nessuna.
E’ quanto dichiara, in una nota, Saverio Romano leader di Cantiere Popolare, già Deputato al Parlamento e Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali.