Dl Sostegno. Stop cartelle fino 30/4. Contributi a fondo perduto per titolari Partita Iva

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AgenPress – Nuovi contributi a fondo perduto per tutti i titolari di partita Iva con ricavi non superiori a 5 milioni di euro e perdite di almeno il 33%. Lo prevede la bozza del dl sostegno. I contributi vanno da un minimo di 1.000 a un massimo di 150.000 euro. L’ammontare è calcolato in base alla differenza tra il fatturato di gennaio e febbraio 2021 con quello di gennaio e febbraio 2019 applicando tre percentuali: 20% per le imprese con ricavi o compensi nel periodo di imposta 2019 non superiori a 400.000 euro, 15% per quelle con ricavi fino a 1 milione e 10% fino a 5 milioni.

Nella bozza si legge lo stanziamento di un miliardo in aggiuntivo per l’esercizio delle funzioni degli enti locali e 600 milioni per le autonomie speciali. Una mano alle Regioni arriva anche sul fronte del trasporto pubblico, per cui si prevede un finanziamento di 800 milioni mentre ai Comuni vanno anche altri 250 milioni per il “ristoro parziale” delle mancata entrate della tassa di soggiorno e del contributo di sbarco.

Arrivano i nuovi ristori a fondo perduto per 2, 7 milioni tra imprese e professionisti con fatturato fino a 5 milioni senza più l’indicazione dei codici Ateco: per accedere al contributo dovrebbe dunque far fede la sola perdita registrata a causa dell’emergenza. L’indennizzo sarà pari al 30% della perdita di fatturato per imprese e professionisti con un fatturato di 100mila euro annuo, al 25% della perdita con fatturato da 101mila a 400mila euro, al 20% da 401mila a 1 milione euro annuo, al 15% con un fatturato da 1 a cinque milioni. Da valutare un indennizzo per le start up.

Sospensione fino al 30 aprile, data in cui è attualmente fissata la fine dello stato emergenziale, dell’invio di nuove cartelle e pagamento della “rottamazione ter” e “saldo e stralcio”. In magazzino ci sono 130 milioni di cartelle.

Si ragiona anche sullo stralcio per le cartelle fino a 5mila euro comprensivo di sanzione e interessi dagli anni 2000 al 2015. La misura riguarderebbe circa 60 milioni di cartelle, per un costo di 1 miliardo nel 2021 e 1 miliardo nel 2022.

Due miliardi per il finanziamento dei vaccini, comprendendo anche il trasporto e la somministrazione che nella prima fase dovrebbe coinvolgere i medici di famiglia e poi nella seconda anche i farmacisti.

Per il rifinanziamento dei congedi parentali, anche retroattivi, per chi ha figli nelle zone rosse e quelle ad alto contagio dove le scuole sono chiuse, ci saranno almeno 200 milioni di euro.

 

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