Afghanistan. Pontecorvo, per chi vuole lasciare il Paese le vie terrestri sono aperte, si può viaggiare

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AgenPress – “E’ stata un’esperienza che mi cambia la vita, onestamente. Mi sono occupato di Bosnia e di Kossovo, quello che ho visto in queste due settimane non l’avevo visto”, ha detto ancora l’ambasciatore. “All’epoca era brutta roba, questo è diverso. Però ho visto la solidarietà umana all’opera. Soldati e civili hanno fatto l’incredibile per donne, bambini e anziani. Quella è la parte bella, la solidarietà umana, poi professionalmente il fatto che come meccanismo di coordinamento, la NATO funziona”. Dall’Afghanistan “sono state portate via 120.000 persone, come un capoluogo di provincia”.

Lo ha detto  l’ambasciatore Stefano Pontecorvo, che ha coordinato le operazioni dall’aeroporto di Kabul per la Nato, all’arrivo a Fiumicino. “Il 40% dei voli” che ha effettuato i ponti aerei “erano non Usa”, ha aggiunto l’ambasciatore sottolineando comunque che le operazioni sono state possibili “grazie alla collaborazione di tutti e all’estrema perizia tecnica degli americani”.

Ora che i ponti aerei occidentali dall’Afghanistan sono quasi tutti finiti alle persone che vogliono abbandonare il Paese restano poche scelte. “Le vie terrestri sono aperte si può viaggiare con relativa calma”, ha detto ancora  Pontecorvo.  “Con la giusta attrezzatura – ha aggiunto – l’aeroporto potrà riaprire nel giro di una settimana”.

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