AgenPress -“Mi picchiano con violenza, da 4 anni. Ora basta, prendeteli”. A raccontare la storia ai carabinieri di San Basilio, un bambino di 11 anni, dove si era presentato, citofonando, per denunciare sua madre e i suoi fratelli e raccontando di non andare a scuola, ma di elemosinare per portare i soldi alla madre, una cittadina romena di 36 anni, ora in carcere di Rebibbia.
Per punizione non faceva dormire il bimbo e lo picchiava prendendolo a calci e pugni sulla pancia e in faccia. Quando i carabinieri hanno risposto alla citofonata in caserma, si sono trovati davanti un 11enne intimorito e pieno di lividi, che mostrava meno della sua età. Dopo averlo accolto e calmato, il piccolo rom ha raccontato i continui maltrattamenti subiti nel campo nomadi abusivo di Tor Sapienza.
“Mia madre mi mena a calci e pugni in testa e dietro la schiena se mi rifiuto di andare a cercare il ferro e il rame in giro per i cassonetti. Dopo la quinta elementare volevo continuare a studiare ma non mi hanno voluto più mandare a scuola per farmi lavorare. Non posso nemmeno riposarmi perché mia madre mi picchia se dormo”.