AgenPress – La vicenda che era finita al centro di un’inchiesta giornalistica pubblicata nel giugno 2020 dal quotidiano spagnolo Abc, corredata da un documento attribuito all’intelligence chavista e definita dal M5S una “fake news” ha oggi un seguito.
I pubblici ministeri di Milano indagano per riciclaggio e finanziamento illecito in relazione ai presunti soldi del Venezuela ricevuti dal MoVimento 5 Stelle, ossia il caso di 3,5 milioni di euro in contanti nel 2010 dal Venezuela al fondatore Gianroberto Casaleggio.
Il fascicolo è aperto dal giugno 2020 e si riferisce a fatti che risalgono a 10 anni prima.
Stando a quanto anticipato oggi da ‘la Stampa’, gli inquirenti hanno già ascoltato a verbale il giornalista spagnolo e hanno inoltrato alla Spagna un ordine di investigazione europeo per poter sentire nell’inchiesta Hugo Armando Carvajal, alias ‘El Pollo’, ex capo dell’intelligence venezuelana quando governava Hugo Chavez e all’inizio del governo di Nicolas Maduro e arrestato di recente in Spagna su ordine degli Stati Uniti. Carvajal ha parlato davanti ai giudici spagnoli di presunti finanziamenti illeciti a partiti di sinistra di vari Paesi da parte del regime venezuelano, tra cui anche i Cinque Stelle.
In base al documento classificato dai servizi segreti, l’attuale presidente Nicolas Maduro, allora ministro degli Esteri di Chavez, avrebbe spedito una valigetta con 3,5 milioni di euro al consolato con sede nel centralissimo corso Europa e in particolare al console venezuelano a Milano Gian Carlo Di Martino.
Soldi indirizzati, secondo il quotidiano, a Gianroberto Casaleggio, fondatore del Movimento con Beppe Grillo e creatore della piattaforma Rousseau. Denaro consegnato, secondo il quotidiano, dallo stesso console Di Martino all’ideologo del Movimento, scomparso nel 2016, indicato da Caracas nel report come “promotore di un movimento di sinistra rivoluzionario e anticapitalista nella Repubblica italiana”.
A fare il nome de ‘El Pollo’ ai magistrati milanesi, tra l’altro, sarebbe stato lo stesso giornalista di Abc (denunciato da Davide Casaleggio, figlio di Gianroberto, per diffamazione) sentito dagli inquirenti nelle scorse settimane e avrebbe fatto quel nome prima che l’ex capo dell’intelligence venezuelana venisse arrestato in Spagna, il 10 settembre scorso. Con lui il cronista avrebbe avuto contatti utili per pubblicare poi l’articolo.
I magistrati milanesi, dunque, e come pare anche le autorità spagnole, sono interessate ad ascoltare l’ex 007, che ha parlato anche di presunti fondi illeciti a Podemos, prima che venga estradato negli Usa. Da qui l’ordine di investigazione europeo dei pm milanesi, al quale, da quanto si è saputo, la Spagna non ha ancora risposto.