AgenPress – Giuseppa Fattori, detta “Nonna Peppina” avrebbe compiuto 99 anni. Era divenuta simbolo del terremoto del 2016 nelle Marche e nominata quest’anno commendatore della Repubblica dal Capo dello Stato.
“Nonna Peppina” – come tutti la chiamavano affettuosamente – non aveva voluto lasciare la casetta in legno costruita davanti alla sua abitazione colpita dal sisma. Non voleva lasciare la sua amata San Martino di Fiastra (Macerata), diventando un simbolo dei terremotati legati alla propria terra.
Era rimasta accanto alla sua casa inagibile a causa del terremoto del 2016 vivendo – alla soglia dei 100 anni di età – dentro una casetta di legno, poi una denuncia anonima fece arrivare i Carabinieri forestali che sigillarono la casetta sfrattando l’anziana: era stata infatti costruita prima che arrivasse l’autorizzazione paesaggistica, un vizio formale che complicò la vita di Giuseppa. Le figlie riuscirono a smuovere l’opinione pubblica e le istituzioni e la casetta di legno fu regolarizzata con la cosiddetta “Legge salva Peppina”, che permise all’anziana di ritornare a vivere là.
A 98 anni – lo scorso Febbraio – Giuseppa Fattori fu nominata commendatore della Repubblica dal Capo dello Stato Sergio Mattarella. Nello stesso periodo la sua storia attrasse l’interesse del UC Hastings Women’s Journal – rivista dell’Hasting College in California – che pubblicò uno studio sul diritto dei cittadini a restare nelle terre di origine colpite da disastri naturali e che, per violenza e imprevedibilità, possono essere costretti a spostarsi. Nello studio fu raccontata la storia di Giuseppa.
Spirito battagliero ed al tempo stesso resiliente, tanto da voler restare a tutti i costi nella sua amata terra: le viene riconosciuto il merito – grazie alla sua vicenda – di aver consentito al fatto che ci fosse sempre la massima attenzione nei confronti delle popolazioni terremotate della sua regione, le Marche.