M5s. Cade un altro tabù, i soldi pubblici. Conte: “l’assemblea ha detto sì al 2 per mille, ci sono 4 o 5 contrari”

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AgenPress – La maggioranza dei parlamentari M5s risulta favorevole all’iscrizione del M5s al registro dei partiti politici e quindi alla possibilità di poter usufruire delle donazioni che i contribuenti possono inserire nella propria denuncia dei redditi a favore di uno partito. Ma anche di usufruire dei benefici fiscali previsti per le donazioni liberali ai partiti da parte dei singoli.

Durante l’assemblea congiunta chiamata ad esprimersi sulla questione ed anche sulla destinazione dei circa 7,5 milioni di euro che giacciono sul conto creato dal Comitato restituzioni e che sono obbligati ad essere assegnati alla collettività, non sono però mancati gli interventi contrari o dubbiosi. Tra questi quelli di Danilo Toninelli che ha parlato di tradimento dell’identità M5s, Laura Bottici che ha parlato di “scorrettezza” il non continuare a versare, e poi i dubbi di Daniele Pesco, Vincenzo Presutto e Alberto Airola. Davide Zanichelli ha chiesto di mettere in conto l’entità dell’ipotetico contributo che arriverebbe dagli elettori M5s “rispetto all’eventuale figuraccia” di questa decisione: “Se lo facciamo per 300mila euro c’è da capire se il gioco vale la candela”.

“La stragrande maggioranza è pronta ad affrontare la novità del due per mille”,  avrebbe annunciato Giuseppe Conte in assemblea congiunta M5s. “Ci sono 4 o 5 contrari, qualcuno ha dubbi. Ma il resto è favorevole” ha detto Conte che ha aggiunto: “comunque credo che sia necessario un passaggio sul web” per far votare gli iscritti”.

Questo di questa sera “è un passaggio significativo, un passaggio che segna uno scarto rispetto al passato”, avrebbe commentato così il leader M5s Giuseppe Conte la decisione dell’assemblea M5s di chiedere agli iscritti M5s di votare la decisione di aderire al finanziamento del 2 per mille. Conte ha spiegato quanto sia “non solo opportuno ma necessario” il passaggio del voto degli iscritti perché “se i nostri iscritti ritengono che questa strada non sia percorribile neppure ci finanziano”. Non solo. Anche “dal punto di vista ideale e valoriale direi che è giusto il passaggio sul web” avrebbe aggiunto, secondo quanto riferito, il leader M5s ripetendo che il quesito sarà posto in votazione lunedì o martedì mattina. “Cercherò di fare un quesito chiaro. Questa decisione – ha concluso – spetta a me”.

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