La regina festeggerà a Sandringham, la residenza reale nel Norfolk: sarà senza l’amato consorte Filippo, morto lo scorso aprile a 99 anni, circondata dagli affetti più cari ma sicuramente gravata dal peso dei pensieri di una famiglia che continua a darle angustie e tormenti.
La regina ricorderà anche suo padre, re Giorgio VI , nell’anniversario della sua morte. In linea con gli anni precedenti, nella giornata non sono previsti impegni pubblici.
Il primo ministro britannico Boris Johnson ha riassunto questa settimana, dicendo alla Camera dei Comuni che “sebbene sia un momento di celebrazione nazionale, sarà un giorno di emozioni contrastanti per Sua Maestà”, prima di esprimere la sua gratitudine per il suo “servizio instancabile”.
Il 6 febbraio è soprattutto il giorno che le ricorda la morte prematura del padre Giorgio VI, avvenuta nel 1952 quando lui aveva 56 anni, e l’immensa responsabilità che ne conseguì per una principessa che a soli 25 anni si è trovata a guidare quello che era l’impero britannico in via di dissoluzione. Quando ricevette la notizia che le cambiò la vita, Elisabetta era in visita ufficiale in Kenya: il padre, già malato, era morto nel sonno mentre si trovava a Sandringham.
La non più principessa, come è emerso da testimonianze e immagini, aveva lo sguardo perso nel vuoto mentre si trovava sull’aereo che la doveva riportare a Londra e meditava sulla sua ascesa al trono. Mentre l’incoronazione arrivò il 2 giugno del 1953, dopo un lungo periodo di lutto. Da allora è stata, anche nei momenti più difficili, la guida per il Regno Unito, sempre capace di adattarsi ai cambiamenti avvenuti nella sua vita e nella complessa evoluzione storica e sociale di un Paese.
Anche se domenica ricorre il 70esimo anniversario dall’inizio del regno, le celebrazioni ufficiali, con festeggiamenti in strada e una messa nella cattedrale di St. Paul, si svolgeranno dal 2 al 5 giugno.
La monarca che ha visto succedersi 14 primi ministri, da Winston Churchill a Boris Johnson- ha assistito a enormi eventi nel suo regno: la fine dell’impero britannico, l’uscita del Regno Unito dall’Ue, la guerra delle Falklands/Malvine e i conflitti in Afghanistan e Iraq, gli attentati islamisti, la pandemia da Covid-19.
E con otto nipoti e dodici pronipoti, ha vissuto anche alterne e complicate vicende famigliari: nel 1992, l’Annus Horribilis, quando assistette impotente all’annuncio della separazione del principe Andrea da Sarah Ferguson, poi il divorzio della principessa Anna da Mark Phillips e infine l’uscita del libro ‘Diana. La sua vera storia’ di Andrew Morton, che segnò l’inizio della fine del matrimonio dell’erede al trono, Carlo, con la principessa.