AgenPress – Sono tutte in salvo le 288 le persone, tra passeggeri e personale, che viaggiavano sul traghetto partito dalla Grecia e diretto in Italia sul quale è divampato un incendio. Uno di loro ha avuto un malore. Secondo quanto si apprende dalla guardia costiera italiano le persone a bordo della nave sono prima saliti sulle scialuppe di salvataggio.
L’incendio si è verificato a circa 9 miglia dalla costa, in piena area Sar (ricerca e soccorso) greca: le fiamme, a quanto pare, sono partite da una delle stive della nave, che trasportava prevalentemente Tir e i loro autisti. L’equipaggio ha inizialmente tentato di spegnere l’incendio con le dotazioni di bordo ma, vista l’impossibilità di riuscirci, il comandante ha dato ordine di abbandonare la nave: le 288 persone a bordo sono state tutte messe in salvo con le scialuppe di salvataggio e quindi raccolte dai mezzi di soccorso greci e italiani.
Si tratta di un mezzo della Grimaldi Lines. Il rogo è divampato non lontano dall’isola di Corfù, a 10 miglia dalle coste greche, dopo che il traghetto era partito da Igoumenitsa. A coordinare le operazioni di soccorso, la guardia costiera greca, mentre dall’Italia la guardia costiera ha già messo a disposizione mezzi aerei e navali di appoggio. Secondo quanto si apprende non ci sarebbero vittime.
La guardia costiera greca, competente per i soccorsi, si è subito messa in contatto con il Comando generale delle capitanerie di porto a Roma, per coordinare l’intervento: la Guardia costiera italiana ha messo a disposizione mezzi navali e aerei, che però non sono stati necessari.
Sul posto è intervenuta, oltre alle motovedette della guardia costiera greca, anche una unità della Guardia di finanza italiana che si trovava in quel tratto di mare.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiamato questa mattina il comandante generale della guardia di finanza, Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Zafarana, per fargli i complimenti per il salvataggio dei passeggeri della nave “Euroferry Olimpia”, operato questa notte dalla motovedetta Monte Sperone, chiedendogli di esprimere l’apprezzamento e la riconoscenza all’equipaggio della motovedetta.