Disastro nucleare di Fukushima. Tepco condannata a un risarcimento record: 94,6 miliardi di euro

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AgenPress. In Giappone è stata emessa una nuova sentenza sul disastro nucleare di Fukushima dell’11 marzo 2011, giorno in cui uno tsunami prodotto dal terremoto distrusse i generatori di emergenza dell’impianto di Fukushima Daichi che avrebbero dovuto fornire l’energia per le pompe di raffreddamento dei reattori.

Il 13 luglio un tribunale di Tokyo ha giudicato colpevole l’operatore Tokyo Electric Power (Tepco) per non essere stato in grado di prevenire la catastrofe. Un errore che Tepco dovrà pagare con un rimborso record di 13.000 miliardi di yen, l’equivalente di 94,6 miliardi di euro.

La sentenza regola un contenzioso del 2012 contro i dirigenti del gruppo, a seguito del terremoto di magnitudo 9, lo tsunami che ne è seguito e della conseguente propagazione delle radiazioni nelle aree circostanti all’incidente. Quattro dirigenti della Tepco dovranno dunque rimborsare sia gli azionisti per le perdite subite a causa degli enormi costi sostenuti per lo smantellamento dell’impianto di Fukushima Daichi. Un risarcimento spetterà anche anche ai residenti locali, costretti ad evacuare dopo l’incidente.

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