AgenPress – Mario Draghi è un “titano d’Europa, spesso chiamato Super Mario per aver salvato l’euro da presidente della Banca centrale europea, ha immediatamente rafforzato la posizione internazionale dell’Italia e la fiducia degli investitori”.
Lo scrive il New York Times, sottolineando che quando è entrato in carica come presidente del Consiglio all’inizio del 2021, “ha guidato il Paese fuori dai giorni peggiori della pandemia di Covid e ha inserito nel governo tante persone altamente qualificate ed esperti che hanno scosso l’Italia dal suo malessere politico ed economico”.
“La promessa della sua mano ferma al volante ha aiutato l’Italia a ricevere più di 200 miliardi di euro dall’Europa, una somma che ha dato all’Italia le migliori possibilità di modernizzazione degli ultimi decenni. Draghi ha portato una crescita moderata in Italia, ha apportato riforme al suo sistema giudiziario e a quello fiscale, ha snellito la burocrazia e ha trovato diverse fonti di energia lontano dalla Russia, comprese le rinnovabili”.
Durante il suo governo, si aggiunge, Draghi “ha reso fuori moda il populismo e la competenza un fattore da ammirare, e ha riposizionato l’Italia come forza affidabile per i valori democratici in Europa”.
“Forse la cosa più cruciale” fatta da Draghi è stata “spingere l’Italia, che ha spesso mantenuto una relazione stretta e ambigua con la Russia, nel mainstream europeo sulle questioni del sostegno all’Ucraina e delle sanzioni contro la Russia”.
E si ricorda che “L’Italia è stata la prima grande nazione occidentale a sostenere pubblicamente l’eventuale adesione dell’Ucraina all’Unione Europea”. Il Nyt prevede a questo punto che un’uscita di Draghi dal governo “aprirà le porte a forze che sono molto più solidali con Putin”.