Modena: Romano (SIULP), bene Ministro su sgombero e sequestro attrezzature

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AgenPress. A circa un anno di distanza, sempre al fine di garantire la salute e l’incolumità dei nostri ragazzi ma anche la quiete e la sicurezza pubblica, non posso che confermare quanto affermato in occasione del rave party di Viterbo. Per questo plaudiamo alla decisione presa dal Ministro dell’Interno Piantedosi di ordinare lo sgombero del rave party di Modena e di sequestrare le costose apparecchiature utilizzate per realizzarlo.

In questi raduni, al di là delle intenzioni di chi vi partecipa, vi è una regia precisa finalizzata a fare profitto a tutti i costi, incuranti di ciò che viene fatto circolare in quei momenti, anche illegalmente come alcool e droghe di ogni tipo.

Questa considerazione, unitamente a quella che, spesso, siamo costretti ad assistere a epiloghi tragici per i giovani che vi prendono parte, sono i motivi per cui abbiamo invocato una linea della fermezza contro gli organizzatori di coloro che sfruttano questi eventi. Così in una nota Felice ROMANO, Segretario Generale del sindacato Siulp, il primo del Comparto.

”Questa decisione di interrompere l’evento, Con tutte le strategie necessarie per evitare che persone sotto l’effetto di alcool o altre sostanze stupefacenti possano trovarsi a circolare per il locale territorio o nella rete autostradale, riteniamo fosse necessaria e la via obbligata, insieme al sequestro delle attrezzature, per lanciare un chiaro messaggio a chi, sfruttando la voglia dei giovani di volersi riappropriare della propria consueta possibilità di divertirsi, organizza questi pericolosi appuntamenti al sol fine di arricchirsi, a prescindere dalla sicurezza dei ragazzi e dei territori.

Siamo tranquilli perché conosciamo la professionalità e l’equilibrio dei poliziotti e dei colleghi di Modena in particolare e siamo certi che, come sempre, sapranno attuare le direttive impartite salvaguardando tutte le parti coinvolte.

Siamo altresì consapevoli, conclude Romano, che senza scomodare slogan roboanti infarciti più di ideologismo piuttosto che ti pragmatismo, sia l’unica via per ribadire che lo stato c’è e fa rispettare le leggi, ma soprattutto tutela i nostri ragazzi e il loro diritto al divertimento che sicuramente non può incarnarsi in questi pericolosi appuntamenti ma deve trovare accoglimento nella straordinaria macchina legale rappresentata dai locali da ballo e dai concerti regolarmente autorizzati dall’Autorità di P.S..

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