AgenPress – Saman Shabbar Abbas è stato arrestato ieri in Pakistan per l’omicidio della figlia. E’ stato raggiunto nel tardo pomeriggio nella zona del Punjab, in riscontro alla richiesta di arresto provvisorio ai fini estradizionali. Era solo e non ha opposto resistenza. La polizia federale si è avvalsa della polizia del Punjab per l’operazione.
Si lavora attraverso canali diplomatici per valutare come notificargli il mandato di cattura internazionale.
Il padre della 18enne, come riferito ieri sera dalla trasmissione ‘Quarto Grado’ è stato arrestato in Pakistan, dove era fuggito con la moglie il primo maggio 2021, per una frode ai danni di un connazionale. La moglie Nazia Shaheen risulta ancora a piede libero. I due sono entrambi rinviati a giudizio a Reggio Emilia, in seguito alle indagini di Procura e carabinieri che li accusano di sequestro di persona, omicidio e soppressione di cadavere in concorso con altri tre parenti, uno zio e due cugini di Saman che invece si trovano in carcere in Italia. Nei confronti dei due coniugi latitanti l’allora ministra della Giustizia Marta Cartabia aveva firmato la richiesta di estradizione.
Shabbar è stato rinviato a giudizio a seguito delle indagini della Procura di Reggio Emilia e dei carabinieri in concorso con la moglie, ancora latitante, e altri tre parenti, attualmente in carcere in Italia.
Shabbar Abbas è in trasferimento a Islamabad dove gli verrà notificata la ‘red notice’ dell’Interpol, che segue il mandato di cattura internazionale per l’omicidio della figlia Saman, scomparsa da Novellara (Reggio Emilia) il 30 aprile 2021, dopo che aveva rifiutato un matrimonio combinato. Secondo quanto si apprende domani è prevista un’udienza per la notifica. L’ordine di cattura recepisce le indagini dei carabinieri e della procura di Reggio Emilia sul delitto commesso, secondo l’accusa, da cinque parenti della ragazza, compresi i due genitori.