AgenPress. Leonardo Donno, deputato M5S e componente Commissione Bilancio della Camera, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi e Emanuela Valente.
Sulla Manovra 2023.
“Purtroppo abbiamo assistito a delle scene allucinanti. Una maggioranza impreparata e incapace a portare avanti i lavori parlamentari. Abbiamo assistito a degli errori che un governo che deve guidare un Paese in un momento così delicato non può fare, come mettere 450 milioni di euro su una norma anziché i 450mila euro previsti. Una confusione totale”.
Maggioranza divisa.
“Abbiamo assistito anche a scene in cui membri della maggioranza litigavano tra loro in commissione. Questo è uno scenario preoccupante per il Paese. La maggioranza ha bocciato tutte le nostre proposte, hanno promosso l’austerità. I soldi per le bollette non sono una soluzione strutturale, lo ha ammesso anche Giorgetti. Hanno messo in piedi una manovra che non dà risposte a nessuno e non ha visione ampia.
In questo momento serviva coraggio e visione, cosa che questo governo non ha. Non è vero che non c’erano le risorse. Il governo è stato prudente, al di là delle promesse fatte in campagna elettorale. Noi tra poco andremo in recessione anche a causa di questa manovra, in questo momento serviva coraggio. Hanno solo avuto il coraggio di togliere ai cittadini il pane dalla bocca tagliando il reddito di cittadinanza”.
Sul reddito di cittadinanza.
“Questo governo è forte con i deboli e debole con i forti. Ad oggi l’unico dato certo è che si toglie il rdc a 700mila persone e non si è messa in campo una soluzione. Noi tagliamo quasi 900 milioni di euro per fare cassa sui poveri per tutelare le squadre di calcio. I poveri sono diventati il bancomat del governo per fare un favore ai colletti bianchi. Loro vogliono nuovi schiavi, precariato, lo abbiamo visto anche con la reintroduzione dei voucher”.
Rischio esercizio provvisorio.
“Credo che staremo nei tempi. Però il problema è che la manovra si poteva migliorare in commissione. Noi non metteremo mai a rischio il Paese, semmai è la maggioranza che è incartata”