Antonio Tajani convoca l’ambasciatore iraniano, fermate condanne a morte. Indignazione e preoccupazione

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AgenPress – “Nell’incontro ho chiesto la sospensione delle condanne a morte, il blocco immediato delle esecuzioni, la sospensione della repressione violenta delle manifestazioni e ho chiesto anche che le autorità politiche aprano il dialogo con i manifestanti ricordando che non è questione di ordine pubblico uccidere bambini di 12, 14 e 17 anni. L’ambasciatore ha detto che riferirà al suo governo”. Così il ministro degli esteri Antonio Tajani al termine dell’incontro con l’ambasciatore iraniano  Mohammad Reza Sabouri designato alla Farnesina.

“Ho convocato l’ambasciatore iraniano per manifestargli l’indignazione e la preoccupazione dell’Italia per quanto sta accadendo nel Paese. Ho ricordato che non è una questione di ordine pubblico uccidere una bambina di 12 anni, di 14 anni o un ragazzo di 17. Non ha niente a che vedere con la tutela della sicurezza nazionale del Paese. Ci auguriamo che l’Iran risponda positivamente alla richiesta dell’Italia”.

“O vengono sospese le esecuzioni o continueremo a condannare con grande fermezza ciò che sta accadendo. Noi difendiamo i diritti umani, la libertà di stampa e la liberta di manifestare. Avevamo sperato che con la liberazione di Alessia Piperno ci fosse un’inversione di tendenza ma purtroppo così non è stato e quindi la posizione dell’Italia è stata ufficialmente riferita all’ambasciatore”.

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