AgenPress – Carabinieri, in collaborazione con il Ministero della Salute, sono state sospese e chiuse alcune mense ospedaliere in diverse regioni italiane. L’operazione, in particolare, ha portato alla chiusura di 7 punti cucina a causa delle rilevanti carenze igienico-sanitarie e strutturali, tra cui la presenza diffusa di umidità, le formazioni di muffe e l’infestazione di insetti ed escrementi di roditori.
Nello specifico, il nucleo di Milano ha chiuso le mense di un istituto geriatrico e di un ospedale del capoluogo, praticamente invase da insetti e blatte nei locali di preparazione del cibo e del lavaggio delle stoviglie, oltre che nel magazzino e nelle celle frigorifere. Per lo stesso motivo è stata chiusa la mensa di una casa di cura accreditata a Napoli. E anche il Nas di Ragusa ha decretato la sospensione dell’attività nei locali della cucina di un ospedale dove e stata accertata la presenza di roditori e dei loro escrementi.
I controlli hanno comportato il deferimento all’autorità giudiziaria di 9 gestori dei servizi-mensa ritenuti responsabili dei reati di frode ed inadempienze in pubbliche forniture, detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione ed inosservanze della normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Sono stati anche sequestrati oltre 400 kg di alimenti riscontrati in assenza di tracciabilità, scaduti di validità e custoditi in ambienti non adeguati.
I controlli hanno interessato, in totale, 992 punti di cottura e preparazione pasti allestiti all’interno di altrettante strutture sanitarie, sia pubbliche che private: 340 di queste hanno evidenziato irregolarità, con l’accertamento di 431 infrazioni penali e amministrative, per un totale di 230 mila euro di sanzioni pecuniarie. Durante il blitz, hanno spiegato i Nas in una nota, sono stati eseguiti anche diversi tamponi di superficie per la ricerca di agenti patogeni e contaminanti sulle aree di maggiore rischio. Dopo le analisi di laboratorio, sono stati individuati 5 casi segnalati come critici per la presenza di cariche batteriche superiori ai limiti ammessi. Tra queste, 4 sono relative alla presenza di batteri coliformi nell’acqua utilizzata per la preparazione di pasti, individuate dal Nas di Palermo presso un’azienda di catering di Agrigento, che è stata sospesa. Ulteriore caso di non conformità e stato accertato dal Nas di Parma presso l’area cucina di una clinica.