AgenPress. Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia, è intervenuta nella trasmissione “Italia città aperta” condotta da Roberta Feliziani in onda su Cusano Italia Tv.
Sulle condizioni di salute di Berlusconi: l’eredità del partito politico sarà a Fascina e la guida Tajani?
“Io di queste cose non ne voglio parlare né so nulla. Forza Italia è Berlusconi, lui è in miglioramento e lavora ancora per il partito, dando la linea. Non credo a una successione, sono certa che il Presidente vincerà anche questa battaglia. Sta migliorando. Questo continuo contributo alla scelta politica del Paese è fondamentale. Sono certa che Forza Italia è Berlusconi e senza Berlusconi non immagino una Forza Italia e in questo momento non c’è bisogno di pensarla perché lui ci dà ancora la linea. Tutti noi che siamo impegnati in politica, penso che ci si riconosce in questo partito e in questi valori, oggi è venuto il momento per dare il nostro apporto per far sì che si alleggerisca il presidente. Sono convinta che dobbiamo fare ancora di più per aiutare il Presidente per portare avanti valori che ci contraddistinguono da circa trent’anni nel nostro Paese e fuori dall’Italia”
PNRR, per quanto riguarda l’Europa dovremmo spendere una cifra enorme, ma in Italia si è iniziata la battaglia su di chi siano le responsabilità: siamo in ritardo con i progetti?
“A me non piace parlare di responsabilità. Il PNRR è nato all’inizio del 2021 ma è un’era geologica cambiata molto, il mondo è cambiato. Abbiamo una guerra alle porte, il prezzo del caro energia è aumentato come il costante aumento delle materie prime. Il PNRR è fondamentale ma deve essere flessibile. I progetti approvati sono tanti, assegnati molti, ma quanto realizzato si stima intorno al 6% e considerando che dovremmo terminarli entro il 2026, i tempi sono stretti. Stiamo facendo molte riforme, tra cui quella del codice appalti che servirà per avere la terza tranche dei soldi ma non sarà la causa per bloccare il PNRR. Le riforme vanno avanti, su quello siamo in linea con i tempi stabiliti certo è che dovremmo fare una ricognizione. La situazione è modificata e dovremmo vedere se ancora quei progetti con quegli obiettivi che c’eravamo dati sono ancora necessari oppure abbiamo altre necessità. Finalmente si fa con delle infrastrutture strategiche del Paese e l’economia riparte immediatamente. L’attenzione è alta, c’è la volontà di riportare avanti i lavori, anche se sono convinta che questa flessibilità oggi è fondamentale. Il governo metterà tutto l’impegno e le risorse. Non ci scordiamo che anche il costo delle materie prime sta aumentando molto. Dobbiamo rendere fiducia alle imprese che non hanno più fiducia nello Stato: questo è dovuto all’ultimo periodo del superbonus. Se come è stato per il super bonus lo Stato poi mi blocca, si ha paura a partecipare. Nel codice appalti c’è un adeguamento automatico ma dobbiamo rivederlo anche per i bandi pubblici del PNRR”
Per quanto riguarda il superbonus, come si sbloccherà la situazione per il PNRR?
“È stato fondamentale come provvedimento nel momento in cui si usciva da una crisi però è stato fatto con tempi e modi accelerati e oggi ne paghiamo le conseguenze. Abbiamo detto che c’era questa problematica. Proprio ieri in Senato è stato approvato il decreto legge che riguarda il superbonus e per quanto riguarda il tema più grosso è proprio quello che riguarda lo sblocco dei crediti fiscali. Quello che vogliamo noi è superare il super bonus 110%. Va superato questo momento ma dobbiamo salvare tutti quei professionisti che hanno investito nella formazione per fare la cessione del credito. Tutte queste cose se devo dire che vengano risolte al 100% non è vero, ma non sarà facile. Dovremo fare i conti con la ragioneria di stato che va per annualità. Lo Stato deve dare fiducia ai propri cittadini”.
Ci si trova poi davanti sempre l’ostacolo della burocrazia.
“Questo caso come molti altri dipende dal MEF. Benché anche una persona va protetta, il superbonus ha permesso di fare le opere solo al 4%”
Non sono ancora partiti i progetti del PNRR che già si parla di infiltrazioni mafiose, come si fa a far sì che questi progetti non partano in maniera illecita?
“Non è che il provvedimento blocca l’infiltrazione mafiosa, c’è la magistratura, ci sono le autorità competenti che devono fare i loro controlli. C’è la galera per chi truffa lo Stato. Io sono molto garantista”
Sul superbonus 110% ci sono state frodi.
“Più che per il 110, era per il 90%. C’è stato uno sbaglio del ministro Gualtieri. Quando se n’è accorto, ormai era partito in questo modo. In qualsiasi settore ci può essere chi truffa, allora che facciamo chiudiamo il settore? Le leggi si fanno, anche se questa era fatta in modo errato. Se metti i massimali dei prezzi, ahimè te la cerchi la situazione. Il 90% era fatto così, il superbonus fin dall’inizio c’era un massimale dei prezzi. Questo dovete chiederlo al PD e al M5S che hanno fatto credere agli italiani di costruire case gratis e poi qualcuno doveva pagarla”
C’è questo rischio che si debbano restituire questi soldi?
“Non si poteva prevedere quello che sarebbe successo: la guerra, l’inflazione, il caro energia. Non possiamo perdere i soldi del PNRR, ci sarà il massimo impegno da parte della maggioranza. Una ricognizione dei progetti è fondamentale. È un errore veicolare i soldi verso una transizione ecologica, meglio quella energetica, ma anche delle infrastrutture. Un errore è non stato mettere nel PNRR una missione per le infrastrutture. Ci sono intere zone che non hanno collegamenti. Anziché le piste ciclabili, costruiamo strade”
Sulle case green: qual è la sua posizione?
“E’ una battaglia che FI sta facendo a livello nazionale ma soprattutto europeo. Tutti vorremmo abitare in case che inquinano meno ma vanno stabiliti tempi e modalità in modo ragionato e dilatato nel tempo. La transizione non si può mettere sulle spalle dei cittadini. Se l’Europa vuole le case verdi, ci deve dare modalità e tempi idonei. Credo che sia nell’interesse degli italiani avere case efficienti. Ora sto preparando una proposta di legge, una bozza, che vada verso l’efficientamento energetico, sismico e idrico: la siccità è un problema strutturale. Facciamo l’efficienza anche idrica. Deve essere programmato, non si può dire agli italiani di rifarsi casa gratis”