AgenPress – “Abbiamo lavorato per portare via le nostre persone dal Sudan ed è stata un’operazione di successo: centinaia di cittadini Ue sono fuori dal Paese, più di un migliaio di persone, ringrazio la Francia e saluto con favore gli sforzi comuni di molti Paesi. Ora dobbiamo spingere per una tregua, non possiamo permettere che il Sudan imploda perché creerebbe scosse telluriche in tutta l’Africa”. Lo ha detto l’alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell arrivando al consiglio affari esteri.
In un rapporto di “aggiornamento” pubblicato la notte scorsa su Twitter, l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha) ha rilanciato come più recente bilancio di sangue in Sudan uno diffuso dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che, “al 21 aprile”, quindi venerdì scorso, contava “almeno 427 persone uccise e oltre 3.700 feriti a causa del conflitto” fra esercito e paramilitari. Quello stesso giorno la portavoce dell’Oms, Margaret Harris, in una conferenza stampa a Ginevra aveva segnalato 413 persone morte e 3.551 ferite negli scontri in Sudan iniziati il 15 aprile.