AgenPress. “Sono arrivati molto provati dal naufragio ma adesso, dopo le cure e l’assistenza degli operatori della CRI, stanno meglio, a parte le condizioni psicologiche di cui ci stiamo occupando”. Con queste parole Ignazio Schintu, Vice Segretario Generale della Croce Rossa Italiana, presente sull’isola, commenta le condizioni dei superstiti del naufragio di due imbarcazioni avvenuto tra questa notte e stamattina a largo di Lampedusa.
Da quanto riferito da esponenti della Polizia e di Frontex, lo sbarco dalla prima imbarcazione è stato di 29 uomini, di cui un bambino deceduto e un uomo ospedalizzato, mentre dalla seconda imbarcazione erano presenti 18 uomini, 10 donne e la salma di una donna incinta. Tutti i superstiti sono stati accolti e assistiti nell’Hotspot, gestito dai primi di giugno dalla Croce Rossa Italiana. Attivati fin dai primi momenti, oltre alla risposta relativa all’accoglienza materiale, il supporto sanitario, gli psicologi della CRI ed il servizio Restoring Family Links.
“Ancora una notizia tragica che riguarda la vita di persone che sfidano lunghe traversate in mare in condizioni proibitive. Sono grato ai Volontari e agli operatori della CRI che all’hotspot di Lampedusa stanno operando quotidianamente per garantire soccorso, aiuto e sicurezza a persone che vivono un fenomeno drammatico dei nostri tempi”, ha detto Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana.