AgenPress – “Alle persone a volte piace giocare con i mostri. Solletica i nervi. Finché le cose non sfuggono al controllo… Ma questo ridicolo incoraggiamento della Russia a continuare la guerra, i massacri e l’annullamento della reputazione personale di vari leader globali stanno facendo precipitare il mondo sempre più chiaramente nell’era del caos. Il principio chiave delle relazioni internazionali “pacta sunt servanda” (i trattati devono essere onorati) ha cessato di funzionare. Il diritto internazionale è morto”.
Lo scrive su X Mykhailo Podolyak, capo consigliere del presidente ucraino Zelensky.
“La pianificazione a lungo termine è impossibile. Diverse regioni stanno gradualmente sprofondando in conflitti e sconvolgimenti. Si avvia una nuova corsa agli armamenti e alla militarizzazione degli Stati. I principi della deterrenza nucleare e della non proliferazione non funzionano. Gli orizzonti della pianificazione tecnologica si stanno restringendo… Smettetela di assecondare i mostri. Smetti di flirtare con i maniaci ignorando le loro vere intenzioni. Smettetela di pensare che sia possibile negoziare con la Russia e che sia importante. La decisione sulla Russia deve ancora essere presa: isolamento geopolitico, status di terrorista, sospensione dell’appartenenza a organizzazioni globali, mandati di arresto individuali per alti funzionari. E, soprattutto, la sconfitta nella guerra seguita dalla trasformazione interna”.
Bisogna capire una cosa: anche la minima revoca delle sanzioni contro la #Russia o qualsiasi discussione che suggerisca tale opzione ha delle conseguenze. Ciò incentiva direttamente la Russia a continuare le operazioni di combattimento attive, prolungare il conflitto, trascinarlo e persino intensificare la guerra. Provoca un uso ancora più esteso di pratiche genocide e terroristiche, come l’intensificazione degli attacchi missilistici contro le popolazioni civili. Si tratta di un abbandono diretto del ritorno al diritto internazionale. Crea nuove motivazioni affinché la Russia “sopravviva” all’ #Occidente, evitando la sconfitta nella guerra ed eludendo la responsabilità ultima. Fornisce una leva assoluta per futuri ricatti volti a revocare ulteriori sanzioni e rivitalizzare ulteriormente la produzione militare in Russia. Tutto questo è troppo evidente. È evidente che non ha senso intensificare l’escalation e proporre soluzioni salvifiche per la Russia di #Putin . Ecco perché non si può parlare di revoca delle sanzioni.