AgenPress. La Comunità Ebraica di Roma è sgomenta di fronte al silenzio complice e al doppiopesismo che continuano a inquinare le dichiarazioni pubbliche sulla guerra in Israele e a Gaza.
Ci saremmo aspettati prese di distanza inequivocabili sugli orrori commessi dall’organizzazione terroristica Hamas, che ancora detiene oltre cento ostaggi ebrei.
È scandaloso che vengano messe sullo stesso piano la guerra difensiva di un Paese e un popolo che hanno subito un attacco antisemita di massa il 7 ottobre, e la minuziosa caccia all’ebreo con 1400 persone compresi bambini, uccisi uno per uno deliberatamente.
È doppiopesismo chiedere che Israele si fermi e non chiedere che gli ostaggi vengano liberati e i responsabili perseguiti. L’applicazione di due pesi e due misure rientra nella definizione universale di antisemitismo.
Noi non staremo in silenzio e continueremo a denunciare l’inaccettabile complicità culturale con il terrorismo.