AgenPress – “L’Italia ha notificato in ritardo, dopo l’approvazione” alla Commissione Ue il ddl sulla carne coltivata “e ora qualsiasi giudice dovrà disapplicare la legge in qualsiasi procedimento amministrativo, civile o penale”.
Questa l’indicazione data al Foglio da Enzo Cannizzaro, professore di diritto dell’Unione europea all’Università La Sapienza, dopo la comunicazione inviata alle autorità italiane dai servizi per il mercato unico della Commissione europea.
“Una legge che non ha osservato la procedura di notifica è affetta da un vizio procedurale e quindi può essere disapplicata dai giudici”. Norme come quella sulla carne coltivata, si spiega, possono avere un impatto sul corretto funzionamento del mercato unico e dovrebbero essere notificati a Bruxelles prima della loro entrata in vigore in base a quanto previsto dalla direttiva del 2015. In caso di dubbi sulla loro compatibilità con le norme europee, le autorità nazionali dovrebbero rispettare un periodo di sospensione nella loro applicazione per dare tempo a tutte le parti interessate di avanzare rilievi e osservazioni.