La Conferenza Regioni boccia il decreto sulle liste d’attesa

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AgenPress – La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome l’11 luglio, in sede di Conferenza Stato-Regioni, ha espresso parere negativo a maggioranza al decreto legge sulle liste d’attesa in sanità e in particolare sull’articolo 2, in quanto inficia le competenze regionali, chiedendone la sua riformulazione.

Il parere è quindi negativo salvo l’accoglimento della proposta di modifica all’articolo 2, manifestando così sempre una volontà di leale collaborazione istituzionale volta a migliorare il testo del decreto in modo da rispettare le competenze e le prerogative previste dalla Costituzione.

L’articolo 2 in questione, scrivono nella relazione le Regioni, “prevede che a fronte delle segnalazioni di cittadini, enti locali ed associazioni di categoria (che dovrebbero essere innanzitutto trasmesse alle Regioni interessate) l’Organismo di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria possa accedere presso le Aziende sanitarie, scavalcando le Regioni e le Province Autonome, anche avvalendosi del supporto del Comando Carabinieri per la tutela della salute (anziché delle Regioni stesse)”.

Le Regioni e le Province Autonome valutano dunque “che l’attuale formulazione, ove non emendata, presenti dei profili di illegittimità costituzionale e considerano quantomeno necessaria una riscrittura condivisa di questo articolo che, nel prevedere lo svolgimento dei monitoraggi e dei controlli delle prestazioni sanitarie sulla base di dati raccolti nella Piattaforma nazionale delle liste di attesa, abbia un chiaro riferimento nella collaborazione interistituzionale e nel rispetto delle rispettive competenze istituzionali”.

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