AgenPress – Se, come previsto, gli Stati Uniti dispiegheranno missili a lungo raggio in Germania a partire dal 2026, la Russia potrebbe riprendere la produzione di armi nucleari a medio raggio e posizionarle in paesi a breve distanza dall’Occidente. Lo ha annunciato Vladimir Putin, in un discorso riportato dalla TASS .
Intervenendo alla parata per celebrare la Giornata della Marina russa a San Pietroburgo Putin ha avvertito di un ritorno alle crisi missilistiche in stile Guerra Fredda e ha affermato che la Russia avrebbe risposto al posizionamento di armi statunitensi in Germania con “misure speculari”.
“Se gli Stati Uniti attueranno tali piani, ci considereremo liberi dalla precedente moratoria unilaterale sullo spiegamento di armi d’attacco a medio e corto raggio”, ha affermato Putin.
Le armi nucleari a corto e medio raggio in questione furono bandite nel 1987 in base al trattato sulle forze nucleari a raggio intermedio firmato dal presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan e dal leader sovietico Mikhail Gorbachev con una mossa simbolica che ridusse significativamente gli arsenali nucleari di entrambi i paesi.
Gli Stati Uniti si sono ritirati dal trattato nel 2019, accusando la Russia di averlo violato sviluppando un nuovo tipo di missile da crociera, cosa che Mosca ha negato.
I commenti di Putin sono arrivati dopo l’ annuncio degli Stati Uniti all’inizio di luglio che avrebbero iniziato “dispiegamenti episodici” di missili SM-6 e Tomahawk e di “sviluppo di armi ipersoniche” in Germania nel 2026 come parte del suo “impegno nei confronti della NATO e del suo contributo alla deterrenza integrata europea”. “
Quell’annuncio suscitò l’immediata ira del Cremlino, con il vice ministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov che accusò l’Occidente di “prendere la via dell’escalation” e di “cercare pretesti inverosimili per accusare [la Russia] di presunta violazione della sua sicurezza”.
L’aiutante di Putin, Nikolay Patrushev, ha sottolineato che la Russia ha semplicemente risposto ai piani degli Stati Uniti, mentre l’ex presidente e vice capo del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, ha dichiarato alla TASS che l’obiettivo della Russia è impedire che “i maniaci di Washington causino una catastrofe globale”.