Nagasaki. Il Sindaco non invita Israele alla commemorazione. Stati Uniti e Gran Bretagna si rifiutano di partecipare

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AgenPress. Il sindaco di Nagasaki ha definito oggi “deplorevole” il fatto che gli ambasciatori statunitense e britannico si siano rifiutati di partecipare alla cerimonia di commemorazione del bombardamento atomico della città giapponese il 9 agosto 1945 perché Israele non è stato invitato.

Il Sindaco Shiro Suzuki, invece, ha difeso la volontà di non invitare Israele, ribadendo che non si tratta di una decisione politica, ma di una decisione presa per evitare potenziali proteste per il conflitto di Gaza.

“È deplorevole che siamo stati informati che gli ambasciatori non possono presenziare alla cerimonia”, ha detto Suzuki ai giornalisti.

Vogliamo che la cerimonia si svolga senza conflitti, in un ambiente pacifico e solenne”, ha aggiunto.

Il 9 agosto 1945, tre giorni dopo il lancio della prima bomba atomica su Hiroshima, Nagasaki subì la stessa sorte: vi furono uccise circa 74.000 persone.

Dopo questi due bombardamenti americani, che accelerarono la capitolazione del Giappone e la fine della seconda guerra mondiale, Hiroshima e Nagasaki divennero simboli di pace e di disarmo nucleare.

Ogni anno le due città invitano abitualmente dignitari da tutto il mondo alle rispettive commemorazioni. Dopo l’invasione dell’Ucraina nel 2022, anche i rappresentanti di Russia e Bielorussia non sono più i benvenuti.

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