AgenPress – “La sensazione è che siamo qui per una manovra arrivata morta, arrivata inerme. Vorrei che quando la commissione Bilancio si riunirà il presidente prenda l’impegno di annunciare un ddl di modifica delle modalità della legge di contabilità. E’ da sei mesi che ne chiediamo la modifica ed è da 6 mesi che non abbiamo risposte, ora l’umiliazione del Parlamento è sotto gli occhi di tutti”.
Lo ha detto Francesco Boccia, capogruppo del Pd a Palazzo Madama a fronte delle proteste delle opposizioni in Senato contro il metodo con cui ormai si procede all’esame della legge di bilancio, un “monocameralismo di fatto” che “umilia” un ramo del Parlamento.
“Mi aspetto di sentire un impegno formale per la modifica della legge sulla contabilità. E di sentire una proposta, magari da esponenti della maggioranza stessa, che cancelli le mancette di Montecitorio. Noi non consentiremo l’anno prossimo che succeda quello che è avvenuto quest’anno alla Camera”.
“E’ giusto dover sottolineare un aspetto di natura procedurale per evitare che questo rito diventi un rito stanco e trascinato e con un tasso di ipocrisia che sfiora l’insopportabilità”, ha detto il capogruppo di Italia Viva Enrico Borghi.
“Sappiamo tutti che le procedure non saranno rispettate: non ci sarà sarà nessun emendamento che verrà affrontato, discusso e votato. Questo ramo del Parlamento è costretto a dove assistere – spero non silenziosamente – alla trasformazione di una modalità che mi auguro non diventi prassi. Dobbiamo prendere che atto questa procedura non è più sopportabile”, ha aggiunto, in riferimento al fatto che “il Senato non potrà in alcun modo intervenire nel processo di formazione della principale legge dell’anno”.
Anche il capogruppo del M5s Stefano Patuanelli ha puntato il dito contro il “metodo con cui cui ogni anno, ormai da troppo tempo, dal 2018, la legge di bilancio viene affrontata in un unico ramo del Parlamento. Siamo di fronte ad un monocameralismo di fatto, una patologia per cui predisporre una cura”.
“Anche quest’anno, uno dei due rami del Parlamento viene mortificato e privato delle proprie competenze. Abbiamo davanti un anno di tempo – ha aggiunto – prima di affrontare la prossima legge di Bilancio: da gennaio se ne cominci a discutere, a partire dalla conferenza dei capigruppo”.