AgenPress. Oggi in Bielorussia i cittadini si recano alle urne per rieleggere Alexander Lukashenko, che nei suoi 30 anni al potere ha eliminato ogni opposizione.
Lukashenko con queste elezioni “spera” di ottenere il settimo mandato quinquennale consecutivo alla guida dell’ex repubblica sovietica.
Molte associazioni a tutela dei diritti umani le hanno già definite “elezioni truccate“. Gli eurodeputati hanno chiesto che i risultati elettorali non vengano riconosciuti, anche perché le precedenti elezioni del 2020 sono state seguite da spietate repressioni nei riguardi di movimenti che protestavano sui risultati elettorali.
Con il sostegno del suo alleato russo Vladimir Putin, Lukashenko è riuscito a consolidare il suo potere con arresti, violenze e lunghe pene detentive contro oppositori, giornalisti, lavoratori e semplici manifestanti.
Secondo l’ONU, almeno 300.000 bielorussi, su una popolazione di nove milioni, hanno lasciato il Paese. I movimenti per i diritti umani stimano che nel paese ci siano ancora più di 1.000 prigionieri politici detenuti in condizioni difficili.