Il prefetto di Ravenna Raffaele Ricciardi e il presidente della Fondazione OMRI Tagliente: “Fondamentale il rispetto per i simboli della Repubblica e dei valori costituzionali” Il costituzionalista Andrea Morrone: “L’Inno nazionale merita un riconoscimento nella Costituzione, accanto alla Bandiera”
AgenPress. Nell’ambito delle celebrazioni della Giornata dell’Unità Nazionale e della Costituzione, la Prefettura di Ravenna e la Fondazione Insigniti OMRI hanno organizzato un evento di grande rilevanza istituzionale che, coincidente con la Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie, ha messo in evidenza il legame tra i principi di unità e identità nazionale, i valori fondanti della Costituzione italiana e il ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Questo legame, come sottolineato dal Prefetto Raffaele Ricciardi, è fondamentale per la nostra società, che si fonda sulla difesa della dignità della persona e sull’inviolabilità dei diritti umani, principi che sono alla base della nostra Costituzione. Un legame che ci ricorda l’importanza di coltivare la memoria storica, di onorare i sacrifici di chi ha perso la vita nella lotta contro la mafia, e di difendere quotidianamente i valori di giustizia, uguaglianza e solidarietà che fanno della Repubblica Italiana un modello di democrazia. La memoria delle vittime delle mafie non è solo un atto di pietà, ma un impegno che ci interroga sul nostro presente e sul nostro futuro, affinché non si ripetano mai più tragedie simili e affinché la nostra società continui a progredire nel segno della legalità, della libertà e del rispetto per ogni persona.
Il Il Prefetto Francesco Tagliente, Presidente della Fondazione Insigniti OMRI, ha moderato l’incontro, stimolando una riflessione condivisa sul valore centrale della persona, che è alla base dei principi costituzionali e degli scopi statutari della Fondazione OMRI. Ha poi fatto riferimento alle recenti iniziative della Fondazione per promuovere il rispetto e la dignità dei simboli della Repubblica, in particolare per quanto riguarda l’Inno di Mameli. In questo contesto, ha ricordato la recente richiesta formale inviata ai Presidenti dei gruppi parlamentari di Camera e Senato, chiedendo che l’inno nazionale venga riconosciuto, insieme alla bandiera, come un principio fondamentale della nostra Costituzione.
Dopo il saluto del Prefetto Maria Guja Federico, Presidente del Comitato Provinciale di Ravenna della Fondazione Insigniti OMRI, che ha ricordato le proprie esperienze personali nella lotta alla mafia, sia come cittadina siciliana che come Prefetto che ha lavorato in Sicilia, è intervenuto il prof il Prof. Andrea Morrone, Ordinario di Diritto Costituzionale all’Università di Bologna.
Il professore ha poi sottolineato l’importanza del progetto della Fondazione OMRI, che mira al riconoscimento della dignità costituzionale dell’inno nazionale, un passo fondamentale per rafforzare il valore simbolico di questo emblema. In particolare, ha richiamato e condiviso l’impegno del Presidente della Fondazione OMRI, che sta chiedendo che l’inno venga riconosciuto come principio fondamentale della Costituzione, attribuendogli il giusto valore istituzionale come simbolo di identità, coesione e unitarietà, in pieno rispetto dei principi repubblicani.
Particolarmente toccanti sono stati gli interventi di Giuseppe Costanza e Calogero Germana, entrambi sopravvissuti agli attentati di mafia, Medaglie d’Oro al Valor Civile e membri della Fondazione OMRI. Il Questore Germana, condividendo la sua esperienza di sopravvivenza a un attentato mafioso, ha raccontato il dramma vissuto pochi mesi dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio. Tra i ripetuti applausi del pubblico, ha messo in luce l’importanza dell’impegno di tutti nel perseguire i valori fondanti della Repubblica e nella lotta contro la criminalità organizzata.
All’evento sono intervenute numerose autorità della provincia: l’Arcivescovo di Ravenna, il Questore di Ravenna Lucio Pennella, i Comandanti Provinciali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco, il Comandante della Capitaneria di Porto, numerosi sindaci – tra cui il Sindaco di Ravenna Fabio Sbaraglia – e rappresentanti degli enti territoriali, i Comandanti delle Polizie Provinciali e Locali, dirigenti degli uffici pubblici, la Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e esponenti delle associazioni che quotidianamente lottano contro la mafia e per i valori democratici.
“Questa numerosa presenza”, ha evidenziato il Prefetto Raffaele Ricciardi, “testimonia l’importanza della memoria storica, della coesione sociale e dell’impegno costante delle Istituzioni della Fondazione OMRI e dei cittadini nel difendere i valori democratici della Repubblica, rappresentando anche un’importante occasione di riflessione sui principi fondamentali della nostra Costituzione e sul valore imprescindibile della memoria delle vittime di mafia, in particolare nel contesto della settimana dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera.”
L’incontro ha rappresentato un esempio di come la Fondazione OMRI possa contribuire alla costruzione di una società che pone al centro la persona, la sua dignità e la sua libertà. Un’occasione in cui memoria storica, riflessione giuridica e testimonianze personali degli insigniti al Merito appartenenti alla Fondazione si sono unite per promuovere i valori della Repubblica e il ricordo delle vittime delle mafie.