In vista della Festa della Repubblica, il Prefetto Francesco Tagliente,Presidente della Fondazione Insigniti OMRI, ricorda la rinascita della sfilata del 2 giugno a Via dei Fori Imperiali, un evento simbolo di identità nazionale
Un ringraziamento speciale al Presidente Carlo Azeglio Ciampi e a Paolo Peluffo
Quella scelta, frutto di una visione profonda del ruolo dei simboli nella vita democratica, fu resa possibile anche grazie al contributo determinante di Paolo Peluffo, allora portavoce e consigliere del Presidente e oggi Presidente di Sezione della Corte dei conti, oltre che Presidente del Comitato scientifico della nostra Fondazione. Nella sua pubblicazione dedicata alla figura di Ciampi, Carlo Azeglio Ciampi. L’uomo e il Presidente, Peluffo ricostruisce con grande accuratezza e passione il contesto e le motivazioni che portarono alla restituzione agli italiani della Festa della Repubblica come momento di identità nazionale e partecipazione collettiva.
La genesi dell’idea risale al 5 aprile 2000, durante un volo presidenziale di ritorno da Sarajevo. A bordo, accanto a Ciampi, c’erano Peluffo e i vertici delle Forze Armate. Dopo aver assistito alla rinascita di una città ferita dalla guerra, nacque il desiderio di offrire anche ai nostri militari un momento di visibilità e riconoscimento pubblico. Fu l’inizio di un percorso che mirava a ricostruire le ritualità civili della Repubblica, ridando centralità al 2 giugno e al patrimonio simbolico della nostra democrazia.
Naturalmente, non mancarono resistenze. Vi erano timori, sia nel mondo politico sia in ambito militare, che la sfilata potesse apparire superata o divisiva. Ma Ciampi non si lasciò fermare. Fece della ricostruzione dei riti repubblicani una missione culturale e istituzionale. Fu avviata una mobilitazione che coinvolse la Presidenza della Repubblica, la RAI, i Comuni, le Forze Armate. Venne persino creato un logo nuovo e suggestivo: un grande “2” tracciato nel cielo dalle Frecce Tricolori, con lo slogan “2 giugno. La festa degli italiani”.
Il ritorno della sfilata fu fissato per domenica 4 giugno 2000, poiché il 2 non era ancora giorno festivo. Il luogo scelto, non senza dubbi iniziali, fu quello dei Fori Imperiali, simbolo della storia della Capitale e cornice solenne della Repubblica. Il successo fu straordinario: centinaia di migliaia di persone parteciparono, e l’immagine di Ciampi che alza le braccia passando davanti ai sindaci d’Italia con la fascia tricolore è rimasta impressa nella memoria collettiva. L’intero weekend – sfilata, apertura dei Giardini del Quirinale, concerto – divenne un autentico rito repubblicano.
Quella straordinaria risposta popolare rese evidente che era necessario riconsegnare al 2 giugno la piena dignità di festa nazionale. Pochi mesi dopo, il Parlamento approvò la legge che sanciva nuovamente la festività civile, e il Presidente Ciampi poté concludere l’anno parlando di questa conquista come di un segno forte di unità e memoria.
Dal 2001, il 2 giugno è tornato ad essere il giorno in cui la Repubblica celebra se stessa, e ogni anno è accompagnato da un messaggio del Presidente della Repubblica alla Nazione. L’eredità più forte di quella scelta non sta solo nelle celebrazioni pubbliche, ma nell’aver restituito agli italiani un simbolo vivo, riconosciuto e condiviso. Un giorno per ricordare, ma anche per rinsaldare il senso di appartenenza e responsabilità.
Come Fondazione Insigniti OMRI, ci riconosciamo profondamente in questo spirito. Le onorificenze conferite dal Presidente della Repubblica premiano non solo i meriti individuali, ma rappresentano un patto tra cittadini e istituzioni, tra etica pubblica e coesione sociale. Il rispetto dei simboli, dei principi costituzionali, dell’identità repubblicana è parte integrante del nostro impegno quotidiano.
Il 2 giugno non è solo una data: è una visione, una speranza, una promessa. E il nostro compito, come cittadini e come rappresentanti delle istituzioni, è quello di rinnovarla, con la forza della memoria e l’energia dell’esempio.