Sardegna a fuoco: a Punta Molentis distrutti 100 ettari di bosco e panico tra i bagnanti

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AgenPress. Un vasto incendio ha colpito la celebre spiaggia di Punta Molentis, al confine tra Villasimius e Castiadas, nella Sardegna sud-orientale, distruggendo circa 100 ettari di bosco e scatenando momenti di vero terrore tra bagnanti e residenti.

Le fiamme, alimentate dal forte vento di maestrale (intorno a 35‑40 km/h), si sono propagate in maniera fulminea verso la costa, incenerendo la rigogliosa macchia mediterranea retrostante alla spiaggia e avanzando fino quasi all’arenile. La colonna di fumo nero visibile da chilometri ha spinto circa 500 persone a cercare scampo in fretta, tra auto in fuga e clamore generale.

Con le vie di fuga terrestri invase dal fuoco, la Capitaneria di Porto di Cagliari ha attivato motovedette, gommoni e motobarche per evacuare circa 200 bagnanti via mare. Numerosi turisti, presi dal panico, si erano rifugiati sugli scogli in attesa dei soccorsi. Tra le persone salvate: una donna in gravidanza e un bambino asmatico, in stato di shock dopo l’esperienza traumatica.

Parcheggiate nella zona retrostante alla spiaggia, molte auto sono state distrutte, alcune esplose sotto il calore del rogo. Le immagini testimoniano file di veicoli ridotti in cenere, con testimoni che riferiscono del suono delle esplosioni ancora udibile durante l’evacuazione.

Il sindaco di Villasimius, Gianluca Dessì, ha emesso un’ordinanza di chiusura immediata degli accessi a Punta Molentis, per permettere operazioni di bonifica e verifica della stabilità del territorio, considerata la presenza di focolai residui, alberi pericolanti e detriti combusti. Il provvedimento resterà in vigore fino al completamento dei lavori e alla certificazione da parte degli enti competenti.

Associazioni ambientaliste, come il Gruppo d’Intervento Giuridico, parlano di vero e proprio “disastro ambientale” e chiedono pene severe, anche 20 anni di reclusione e l’introduzione del Daspo ambientale per i responsabili.

La presidente della Regione, Alessandra Todde, ha espresso gratitudine verso i soccorritori e garantito un impegno rafforzato per prevenzione e controllo, affermando: “Chi distrugge la Sardegna è nemico della nostra comunità. Non faremo sconti”.

Punta Molentis era una delle spiagge più amate e protette del Sud Sardegna, nota per le sue acque cristalline, sabbia finissima e vegetazione mediterranea rigogliosa. Il rogo ha cancellato un pezzo di paesaggio naturale unico, lasciando una vasta area carbonizzata dove, fino a pochi giorni fa, troneggiava un ecosistema in equilibrio tra mare e macchia.

  • Circa 100 ettari di bosco bruciati;

  • Decine di auto distrutte;

  • Circa 200 persone evacuate via mare;

  • Spiaggia chiusa temporaneamente in attesa di sopralluoghi e bonifica.

L’incendio di Punta Molentis è l’ennesimo segnale di un’estate di fuoco per la Sardegna, aggravata da venti forti, caldo intenso e fragilità dei sistemi di prevenzione. Resta aperta la conta dei danni, umani e ambientali, mentre si attende l’esito delle indagini sulle cause del rogo.

 

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