AgenPress. Il piano israeliano di prendere il controllo di Gaza City costituisce una nuova “escalation” da parte di Israele che minaccia la “stabilità regionale”, ha dichiarato in una nota l’Autorità Nazionale Palestinese (ANP).
“Le politiche di Israele, che includono la rioccupazione di Gaza, i tentativi di annettere la Cisgiordania e la giudaizzazione di Gerusalemme, chiuderanno tutte le porte alla sicurezza e alla stabilità sia a livello regionale che globale”.
“La Striscia di Gaza è parte integrante dello Stato di Palestina, proprio come Gerusalemme e la Cisgiordania. Senza di essa, non ci sarebbe stato uno Stato palestinese”, ha affermato il portavoce della presidenza.
Il funzionario palestinese ha chiesto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di costringere urgentemente Israele a cessare i suoi attacchi e a consentire l’ingresso degli aiuti a Gaza. Ha inoltre invitato l’amministrazione statunitense ad assumersi le proprie responsabilità impedendo a Israele di estendere la guerra e di porre fine al terrorismo dei coloni in Cisgiordania.
Il governo israeliano del primo ministro Netanyahu ha approvato nella notte tra giovedì e venerdì una nuova fase delle operazioni militari contro Hamas nella Striscia di Gaza, che prevede l’occupazione della città di Gaza.
Oltre a disarmare Hamas e a restituire “tutti gli ostaggi, vivi e morti” ancora nelle sue mani, il piano israeliano mira a smilitarizzare la Striscia di Gaza e a porre il territorio sotto il controllo israeliano, prima di installare “un’amministrazione politica” che non sarà “né Hamas né l’Autorità Nazionale Palestinese”, secondo Netanyahu.