Beni russi congelati. Peskov: “In Russia, lo chiamiamo semplicemente furto”

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AgenPress. Dmitry Peskov, portavoce del leader russo Vladimir Putin, ha definito un furto le azioni dell’Unione Europea volte a trasferire all’Ucraina i beni finanziari russi congelati.

“Stiamo parlando di piani per sequestrare illegalmente beni russi. In Russia, lo chiamiamo semplicemente furto”, ha detto Peskov durante un’intervista con i media, commentando i piani delle istituzioni dell’UE e degli Stati membri di trasferire i beni russi congelati in Ucraina.

Ha avvertito che chiunque compia tali azioni, sia individui che Stati, sarà perseguito dalla Russia e che iniziative simili avranno un impatto negativo sul sistema bancario e sugli investimenti europei.

Il 26 settembre, la Commissione europea ha proposto di finanziare un cosiddetto prestito di riparazioni di guerra da 140 miliardi di euro all’Ucraina, utilizzando i beni statali russi congelati. Il valore totale dei fondi russi congelati ammonta a 300 miliardi di euro (di cui 210 miliardi in Europa), di cui 185 miliardi detenuti dalla camera di compensazione belga Euroclear. L’UE utilizzerebbe questi fondi per finanziare il prestito all’Ucraina, che verrebbe rimborsato solo se ricevesse le riparazioni di guerra dalla Russia.

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