D’Orsi: “Putin ha salvato la Russia, i nazisti sono al governo in Ucraina. Inaccettabile che mi abbiano tolto la parola”

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AgenPress. “Non mi è mai successo in 46 anni di insegnamento che mi venisse impedita una conferenza o una lezione, e io ne ho tenute in tutto il mondo, mai avrei potuto immaginarlo. Il tema della conferenza non era Putin, ma era di carattere storico, avrei ricostruito le vicende dall’800 fino ai giorni nostri. È emerso il finto liberalismo di chi dice di essere liberale, ma ti fanno parlare solo se sei d’accordo con loro. È inaccettabile che mi abbiano tolto la parola, la cultura non è uno strumento politico”.
Così Angelo D’Orsi, professore e storico della filosofia e della politica, su Radio Cusano Campus, nel corso del programma “Battitori Liberi”, condotto da Gianluca Fabi e Savino Balzano.

“Putin è quello che ha salvato la Russia, con lui il PIL è salito del 70%, l’ha risollevata dalla catastrofe in cui l’Occidente l’aveva gettata, motivi per cui oggi ha un consenso enorme. Putin ha ridato dignità ad un popolo che l’Occidente ha provato ad umiliare. Io sostengo la sua posizione di voler andare verso un mondo multipolare. I nazisti stanno in Ucraina al potere, altro che Putin – ha proseguito il professore – La mia era una conferenza di carattere storico in cui avrei mostrato che la Russia ha bisogno dell’Europa e viceversa. Dobbiamo necessariamente recuperare un rapporto con la Russia, la russofobia è ingiustificata, non dobbiamo scontrarci con loro”.

“Il Quirinale ha svolto un’azione russofobica pesantissima, accusandola di essere stata fautrice della Seconda Guerra Mondiale, una bestialità sul piano storico. Il Presidente della Repubblica a Hiroshima per ricordare l’uso della atomica non ha citato gli Stati Uniti che l’hanno usata ma la Russia che minaccia di usarla – ha concluso D’Orsi – Nonostante ciò la Russia continua ad avere un atteggiamento di dialogo verso di noi, come ho potuto constatare personalmente”.

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