La Fondazione OMRI fa tappa a Cremona. “Inno e dintorni: oltre i luoghi comuni”

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La Fondazione OMRI fa tappa a Cremona per chiedere il riconoscimento costituzionale de Il Canto degli Italiani e l’istituzione di una Giornata Nazionale dedicata. Dopo la prima tappa di Pisa del 21 novembre, l’impegno della Fondazione prosegue il 26 novembre a Cremona, consolidando il percorso volto a valorizzare l’inno nazionale e la memoria dei suoi autori risorgimentali.

AgenPress. La Sezione di Cremona-Lodi dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano e la Fondazione Insigniti OMRI, con la collaborazione del Conservatorio “Claudio Monteverdi” e della Biblioteca Statale di Cremona, organizzano un concerto di musiche di Michele Novaro che, se ha legato per sempre il suo nome al nostro inno nazionale, è stato durante la stagione risorgimentale un autore prolifico e un autentico patriota.

L’iniziativa s’innesta nel progetto, avviato e sostenuto dalla Fondazione OMRI, di dare dignità costituzionale a “Il Canto degli Italiani” e proporre l’istituzione di una giornata celebrativa dedicata, al pari di ciò che accade il 7 gennaio per il Tricolore.
L’evento si terrà mercoledì 26 novembre 2025, alle ore 16,30, presso la Sala Carini Dainotti della Biblioteca Statale di Cremona (via Ugolani Dati, 3).
Dopo i saluti del Prefetto di Cremona Antonio Giannelli e del Prefetto Francesco Tagliente, Presidente della Fondazione Insigniti OMRI, prenderà la parola il Cavaliere di Gran Croce Emanuele Bettini, Presidente del Comitato provinciale di Cremona della Fondazione OMRI e Direttore della Sezione di Cremona-Lodi dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano.
Il divulgatore storico Michele D’Andrea, anch’egli membro della Fondazione OMRI, introdurrà il concerto accompagnando il pubblico fra vicende, personaggi, aneddoti, curiosità e atmosfere del mondo storico-musicale italiano di metà ‘800.
Il programma musicale novariano, eseguito dagli allievi del Conservatorio Monteverdi Davide Bodini, Nicolas Gelati, Simone Legati, Leonardo Bodini, Tecla Stabile e Marta Galbiati, prevede “Il Canto del Dragone”, “La livornese”, “Roma e Venezia”, “La Bandiera Italiana” e “Venezia”, sui celebri versi di Arnaldo Fusinato.
Al termine, il Coro del Conservatorio, diretto da Giuseppe Caffi, eseguirà la versione filologica de “Il Canto degli Italiani”, restituito finalmente alla sua originaria natura operistica.
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