AgenPress. È stata inaugurata la nuova Risonanza Magnetica (RM) 3 Tesla del Poliambulatorio Montezemolo. La nuova strumentazione permetterà di ottenere immagini con una migliore risoluzione spaziale e di contrasto, oltre a una maggiore sensibilità, garantendo immagini più nitide e precise, con tempi di esecuzione degli esami ridotti.
La tecnologia avanzata, la maggiore potenza del magnete e l’impiego di software di intelligenza artificiale consentono di rilevare lesioni più piccole e sottili in tempi più brevi, con un dettaglio superiore dei tessuti e degli organi esaminati, migliorando così le capacità diagnostiche.
L’altissima risoluzione delle immagini, fondamentale per una diagnosi precisa e accurata, rende questa metodica particolarmente indicata per lo studio di patologie neurologiche, oncologiche, infiammatorie e degenerative. L’iniziativa è promossa da Remind l’Associazione delle Buone Pratiche
All’inaugurazione hanno partecipato il Presidente della Corte dei conti Guido Carlino, il Segretario generale Franco Massi, il Presidente di Fondazione Roma Franco Parasassi, il Direttore Generale Renato Lattante, insieme a numerose autorità civili e militari e ai rappresentanti delle strutture che collaborano con il Poliambulatorio Montezemolo.

Il Generale Paolo Giuliani, Direttore Sanitario del Poliambulatorio Montezemolo, ha spiegato che l’acquisto della nuova apparecchiatura è stato possibile grazie al contributo della Fondazione Roma, nell’ambito del progetto di ampliamento della struttura, che prevede anche l’attivazione di un laboratorio di Biologia Molecolare per Indagini Genetiche, con l’obiettivo di sviluppare la Radiogenomica.
La nuova RM 3T non solo offre una vasta gamma di applicazioni per studi morfologici e funzionali dei singoli apparati, ma consente anche valutazioni spettrografiche specifiche per la caratterizzazione ottimizzata delle lesioni. Inoltre, la RM 3T permette studi trattografici per analizzare le vie di trasmissione delle diverse funzioni (ad esempio, la trattografia delle vie ottiche) e studi di attivazione sensoriale per valutare le diverse aree encefaliche.
Un ulteriore vantaggio della nuova apparecchiatura è la possibilità di eseguire la Diffusion Whole-Body, che consente di studiare l’intero corpo senza l’uso di radiazioni ionizzanti e senza mezzo di contrasto. Questa applicazione si presenta come un importante strumento di supporto per il trattamento dei pazienti oncologici.
In particolare, con la diagnostica tradizionale, le lesioni neoplastiche vengono valutate qualitativamente tramite l’analisi visiva, definendone le caratteristiche morfologiche, i margini, la localizzazione anatomica e l’estensione verso le strutture circostanti. Tuttavia, non è possibile prevedere con certezza se un tumore risponderà alla terapia oncologica. La radiomica, ovvero l’analisi quantitativa attraverso software avanzati che analizzano la tessitura dell’immagine, è in grado, in alcuni casi specifici, di prevedere la risposta alla terapia, distinguendo i pazienti che risponderanno da quelli che vedranno una progressione della malattia. Questo permette di indirizzare tempestivamente i pazienti che non rispondono al trattamento verso alternative terapeutiche, evitando trattamenti inutili e potenzialmente dannosi, con benefici sia per i pazienti che per il sistema sanitario.
La radiogenomica rappresenta l’evoluzione della radiomica, poiché integra i dati quantitativi ottenuti con l’analisi delle immagini con i dati genomici del tumore. Questa nuova disciplina costituirà il cuore della diagnostica del futuro, consentendo diagnosi e terapie sempre più personalizzate grazie alla medicina di precisione.

Il Poliambulatorio Montezemolo, inaugurato meno di tre anni fa, nato dalla sinergica collaborazione tra Corte dei conti e Stato Maggiore della Difesa e realizzato grazie all’imprescindibile apporto del Presidente Rocca, del dott. Urbani e del dott. Quintavalle che hanno fattivamente collaborato allo sviluppo di tale progetto, è un presidio sanitario pubblico aperto a tutti i cittadini, che opera nel preminente interesse pubblico, senza alcun scopo di lucro, al solo fine di garantire la tutela della salute quale diritto fondamentale del singolo individuo e dell’intera collettività, secondo quanto stabilito dall’art. 32 della nostra
Costituzione, nel rispetto della libertà e della dignità della persona umana, assicurando equità nell’accesso all’assistenza, qualità e appropriatezza delle prestazioni sanitarie.
Questa struttura sanitaria di eccellenza rappresenta a tutt’oggi un unicum nel nostro paese, un esempio virtuoso, individuato dal Ministro Crosetto e dal Ministro Schillaci come modello di riferimento cui ispirarsi per lo sviluppo della sanità militare e civile, che dimostra come l’integrazione e la sinergia tra le istituzioni possa tradursi in attività di servizio per la collettività creando percorsi sanitari più efficienti, accessibili e vicini alle esigenze delle persone.
«Il contributo della Fondazione Roma – ha dichiarato Franco Parasassi, Presidente di Fondazione Roma – alla realizzazione di questo importante investimento tecnologico nasce dalla convinzione che l’innovazione, quando è messa al servizio del bene comune, rappresenti uno degli strumenti più efficaci per tutelare il diritto alla salute. L’installazione della nuova Risonanza Magnetica 3 Tesla e l’avvio del progetto di sviluppo della Radiogenomica segnano un passo decisivo verso una diagnostica sempre più avanzata, accurata e personalizzata”. ”Attraverso questa iniziativa – prosegue – la Fondazione Roma intende sostenere concretamente un modello di sanità pubblica capace di coniugare eccellenza scientifica, accessibilità e sostenibilità, offrendo ai cittadini strumenti diagnostici di altissimo livello e favorendo al contempo un utilizzo più appropriato delle risorse del sistema sanitario.»
Il Presidente Carlino ha sottolineato l’importanza dell’opera e della collaborazione interistituzionale che ha reso possibile l’acquisto e l’attivazione del macchinario e l’impegno della Corte dei conti nel sostenere progetti di rilevanza sanitaria e tecnologica a beneficio di tutta la comunità.
