AgenPress. L’Unione Europea ha chiesto alle autorità iraniane di rilasciare i “difensori dei diritti umani”, tra cui Narges Mohammadi, insignita del premio Nobel per la pace nel 2023.
In una dichiarazione firmata dall’Alto rappresentante Kaya Kalas, l’UE ha espresso la sua “seria preoccupazione” per le detenzioni di massa effettuate dalle autorità iraniane “per mettere a tacere le voci critiche” nel Paese.
“Chiediamo alle autorità iraniane di rilasciare tutti coloro che sono ingiustamente detenuti per aver esercitato i loro diritti fondamentali, tra cui la libertà di espressione e di riunione”, prosegue il testo.
Tra questi “ci sono il premio Nobel per la pace Narges Mohammadi, la cui salute rimane fragile”, nonché i difensori dei diritti umani arrestati il 12 dicembre a Mashhad.
“I difensori dei diritti umani devono poter far sentire la propria voce e svolgere il loro legittimo lavoro senza che la loro libertà venga messa a repentaglio, in Iran come altrove”, prosegue la dichiarazione.
Mohammadi e circa altri 40 attivisti sono stati arrestati il 12 dicembre dopo una cerimonia funebre per un avvocato e difensore dei diritti umani deceduto a Mashhad. Avrebbero gridato slogan duri contro il regime clericale della Repubblica Islamica.
Narges Mohammadi, 53 anni, entrata e uscita di prigione da quando era studentessa di fisica a causa dei suoi articoli su un giornale studentesco a favore dei diritti delle donne, ha ricevuto il premio Nobel nel 2023 per “la sua lotta contro l’oppressione delle donne” in Iran.
