AgenPress. La strada e lo scatto sono la sua vita. Conosce ed è conosciuto da milioni di persone. Non gli sfugge nessuno, se non lo intercetta lui gli viene segnalato. Ed è stato così anche ieri.
Verso le 13.40 gli arriva la telefonata di un amico. “C’è Gerard Depardieu all’Harry’s Bar di via Veneto”. Non ci sono taxi per lo sciopero. La guerra è guerra anche a 79 anni per Rino che non può perdersi lo scatto a Gerard Depardieu, recentemente accusato di violenza sessuale da due donne e posto in stato di fermo in un commissariato di Parigi: interrogato e successivamente rilasciato.
Per tentare di fare quello scatto – perché il fiuto della notizia e dello scatto che la immortala non ha età – Barillari parte veloce a piedi da piazza San Lorenzo e raggiunge l’Harry’s Bar di Pietro Lepore in cima a via Veneto.
Al tavolo sono in sei, tutti francesi. Rino imbraccia il teleobiettivo, ma la reazione di Depardieu gli suggerisce l’attesa, paziente, all’esterno.
Un fotoreporter della sua storia e della sua esperienza, sa bene che lo scatto non è sempre facile e richiede prudenza. Nel corso di 64 anni di strada ne ha prese tante. Un lavoro che continua ad amare alla follia alla soglia di 80 anni nonostante una vita di insulti e quasi 170 ricoveri in pronto soccorso. Barillari rifarebbe tutto.
Una volta usciti dal locale, accade quello sicuramente avete sentito in apertura dei telegiornali e letto sui quotidiani nazionali.
Questo è il Commendatore Saverio Barillari che ci onoriamo di annoverare tra i co-fondatori della Fondazione Insigniti OMRI così come Il Cavaliere Pietro Lepore che lo ha poi soccorso.
Lo scrive il prefetto Francesco Tagliente sulla pagina ufficiale della Fondazione Insigniti OMRI.