AgenPress – “Oltre al depliant proposto (che già qua non commentiamo) cos’ha fatto in quest’anno il governo? Perché devono essere sempre le famiglie delle vittime a raccogliere le forze e a creare qualcosa di buono per il futuro? Dico solo che forse, se invece di fare propaganda alla presentazione della fondazione che porta il nome di una ragazza uccisa da un ragazzo bianco, italiano e ‘per bene’, si ascoltasse, non continuerebbero a morire centinaia di donne nel nostro Paese ogni anno”. Così su Instagram Elena Cecchettin dopo la presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin alla Camera dei deputati.
“Mio padre ha raccolto i pezzi di due anni di dolore e ha messo insieme una cosa enorme. Per aiutare le famiglie, le donne a prevenire la violenza di genere e ad aiutare chi è già in situazioni di abuso”.
“Non possiamo permetterci di essere indifferenti o voltare lo sguardo altrove. È il tempo di unire le forze”, ha detto Gino Cecchettin, alla presentazione della Fondazione dedicata alla figlia Giulia. “Quando si affrontano tragedie tali, la vita ti sorprende sempre dandoti scopi nuovo. E oggi sono qui per parlarvi proprio di questo. Oltre un omaggio a Giulia” quello della fondazione “è un impegno che riguarda il coinvolgimento di ciascuno di noi”. La fondazione ha “il compito di educare per produrre un cambiamento. La violenza di genere è frutto di un fallimento collettivo: non è solo una questione privata. Dobbiamo educare le nuove generazioni”.
“È un’emozione incredibile, a distanza di un anno, dalla notizia che era mancata la mia Giulia, far nascere qualcosa. Progetti di educazione all’affettività, all’amore, che erano insiti nella vita di Giulia. Noi ci stiamo lavorando come Fondazione e penso che se siamo qui così tanti qualcosa si stia muovendo”, ha detto aggiunto.
I pilastri sono “l’educazione all’affettività, quindi formazione e lavorare di concerto con le altre associazioni e le altre fondazioni. Noi vorremmo essere inclusivi e poi aiutare le ragazze nel loro percorso di studi. La nascita della Fondazione è stata ispirata alla vita di Giulia e all’amore che provo per lei”.
