UGEI: “La morte della famiglia Bibas e Oded Lifshitz ci lascia senza parole. Solo rabbia e dolore”

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AgenPress. Dopo oltre 500 giorni di angoscia e attesa insopportabile, i corpi di Shiri Bibas e dei suoi due bambini, Ariel e Kfir, sono stati consegnati ad Israele insieme a quello di Oded Lifshitz, anche lui vittima della brutalità più assoluta di Hamas, della disumanità di chi non conosce pietà. Non ci sono parole. Solo rabbia e dolore.

Non c’è umanità in chi il 7 ottobre 2023 ha strappato dalle loro vite e dal loro futuro donne, bambini e persone anziane. In chi usa i corpi di innocenti come merce di scambio e propaganda. Non c’è guerra, non c’è politica, non c’è narrativa che possa giustificare un orrore simile. Le giovani vite di Ariel e Kfir non sono state strappate via dalla guerra, ma dall’odio di chi vede in loro il futuro di una nazione e un popolo da estirpare. Non c’è moralità senza indignazione per tutto questo.

Ora i loro corpi stanno finalmente tornando in Israele, a casa. Non smetteremo di pregare affinché tutti gli altri ostaggi ritornino dalle loro famiglie.

Shiri, Ariel, Kfir, Oded.  Noi non vi dimenticheremo.

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