AgenPress. Migliaia di persone si sono radunate nelle strade di Israele, attraverso le quali passerà il corteo funebre con i corpi di Shiri Bibas e dei suoi due bambini, che hanno perso la vita durante la presa in ostaggio a Gaza e sono diventati il simbolo della tragedia degli ostaggi.
I corpi di Shiri e dei suoi due figli, Kfir e Ariel, di otto mesi e mezzo e quattro anni sono stati consegnati a Israele la scorsa settimana dal movimento islamista palestinese come parte dell’accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.
Il corteo funebre è partito da Rishon Lezion, una città a sud di Tel Aviv e diretto a Nir Oz. I marciapiedi della città erano affollati, con folle di persone che reggevano palloncini arancioni, diventati il simbolo dei due bambini dai capelli rossi, delle bandiere israeliane e delle foto di Ariel e Kfir.
Il presidente israeliano Isaac Herzog in un lungo post su X scrive: “Un intero Paese e un intero popolo sono in lutto” e “tutti noi, un intero popolo dal cuore spezzato, li accompagniamo verso il riposo eterno”. “Non è così che abbiamo pregato perché tornassero da noi”