Dazi USA, Wall Street brucia 2.000 miliardi

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AgenPress. Il presidente degli Stati Uniti  Donald Trump ha lanciato un colossale attacco all’economia, annunciando dazi pesanti, soprattutto contro l’Asia e l’UE, con il rischio di soffocare l’economia mondiale, compresa quella americana, infatti dazi di Trump “liberano l’America” ma fanno crollare i mercati, da Parigi (-3%) a Wall Street, con il Nasdaq in calo di oltre il 4%.

“Il nostro Paese è stato derubato, saccheggiato, violentato e distrutto da nazioni vicine e lontane, da alleati e nemici” per “decenni”, ha affermato Trump prima di mostrare un elenco dei partner commerciali colpiti dai suoi dazi “di ritorsione”.

Dopo la chiusura di Wall Street, tutti e tre i principali indici sono crollati. Il prezzo dell’oro, considerato un bene rifugio, è aumentato ulteriormente. In Asia, le borse all’apertura sembravano in uno stato di stordimento (-4% a Tokyo, circa -2% a Seul, Hong Kong, Sydney).

Donald Trump presenta i dazi come una bacchetta magica che riporterà l’industria pesante nel Paese, riequilibrando la bilancia commerciale ed eliminando il deficit di bilancio.

Il leader dei democratici al Senato, Chuck Schumer, la pensa diversamente. L’attacco protezionistico, ha avvertito, “costerebbe alla famiglia americana media oltre 6.000 dollari all’anno” a causa dell’aumento dei prezzi dei beni importati.

Il presidente della commissione per il commercio del Parlamento europeo, Bernd Lange, ha commentato sarcasticamente da parte sua che Trump ha parlato di “Giorno dell’Indipendenza”, ma è più probabile che si tratti di “Giorno dell’inflazione”.

È probabile che i dazi colpiscano anche i giganti della tecnologia e le grandi aziende americane che dispongono di catene di fornitura, soprattutto in Asia.

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