AgenPress. Ribadiamo il nostro forte sostegno alla mediazione intrapresa da Stati Uniti, Egitto e Qatar. Il futuro della Striscia può iniziare solo con la liberazione degli ostaggi e il disarmo di Hamas. Una cessazione permanente delle ostilità è necessaria anche per poter avviare la sfida della ricostruzione, in cui – come ho già detto – credo che le Nazioni arabe debbano svolgere un ruolo preminente. E in cui, è chiaro, Hamas non potrà invece avere alcun ruolo.
Per la Palestina, siamo pronti a fornire il nostro contributo per un assetto futuro in cui i due popoli possano convivere in pace, dignità e sicurezza, in cui i terroristi non possano avere alcun ruolo, in cui la Striscia di Gaza non possa mai più essere una piattaforma per attacchi verso Israele. Al contrario, nel quadro di una soluzione concordata, una riformata Autorità Palestinese dovrebbe, a nostro avviso, assumere responsabilità sempre maggiori di governo e la gestione della sicurezza sia in Cisgiordania che a Gaza.
Per ottenere questi risultati sono necessarie scelte coraggiose, in primo luogo da parte di Israele. È necessario un processo politico che conduca alla soluzione dei due Stati, con garanzie di sicurezza reali e credibili per Israele e una piena normalizzazione dei rapporti con il mondo arabo e islamico, portando a compimento il processo avviato con gli Accordi di Abramo.
L’Italia, attore determinante nel sostegno concreto alla popolazione di Gaza, sia in termini di finanziamenti stanziati sia di aiuti umanitari consegnati, intende inoltre portare in sede di Consiglio europeo l’esperienza maturata con l’iniziativa Food for Gaza per rafforzare l’azione umanitaria dell’Unione europea.
E consentitemi, in quest’Aula, di ringraziare gli operatori umanitari, i medici e i paramedici che operano in prima linea nella Striscia. Siamo loro vicini e faremo di tutto per sostenerli e proteggerli. E proprio in questi giorni, il Governo si è impegnato a stanziare ulteriori aiuti per OMS e UNICEF per attrezzature sanitarie e assistenza a donne e bambini. E da ultimo, l’Italia ha coordinato l’evacuazione di 70 palestinesi dalla Striscia di Gaza, tra i quali anche il piccolo Adam insieme a sua madre, la dottoressa Alaa al-Najjar, unici sopravvissuti di una famiglia di dodici persone.