AgenPress. Il Sistema Italia dimostra di essere pronto a fare la differenza, lavorando fin d’ora per ricostruire ciò che è stato distrutto e che è indispensabile per la popolazione: strade, ponti, scuole, chiese, ospedali. Voi sapete che noi siamo già a Odessa, dove l’Italia è impegnata nella tutela del suo meraviglioso patrimonio storico e culturale, ma forse non sapete che abbiamo scelto di fare un passo avanti e ci siamo impegnati ad allargare l’area del nostro intervento su alcuni ambiti prioritari, che sono energia, infrastrutture critiche, trasporti, agricoltura, salute. Non tornerò su ognuna delle iniziative che abbiamo messo in campo, però voglio ricordare, in questa sede, il lavoro che stiamo facendo anche per la sua valenza simbolica e umanitaria, voglio ricordare particolarmente il lavoro che stiamo facendo per costruire la nuova ala dell’Ospedale Pediatrico di Odessa.
E, a proposito della forza simbolica di alcuni gesti, voglio anche ringraziare il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, per aver voluto donare ai Governi, che sono oggi presenti a questa Conferenza, la riproduzione dell’antica statua del Pugile a Riposo che è conservata qui a Roma, nel Museo Nazionale Romano, perché è una statua che rappresenta un combattente, chiaramente segnato da innumerevoli battaglie, che è finalmente a riposo quando la lotta è finita e che però desta ammirazione, rispetto verso chi guarda, ed è l’Ucraina che noi guarderemo quando questa guerra sarà finita.
Per questo l’Italia continuerà a sostenere l’eroica resistenza del popolo ucraino, come abbiamo fatto finora a 360 gradi. E’ un sostegno che si concretizzerà anche attraverso la cooperazione tra industrie della difesa, è uno dei temi che abbiamo trattato che, come pure dimostrano le molte intese siglate oggi, diventa sempre più centrale e su cui certamente vogliamo continuare a investire. Lo facciamo perché sappiamo bene quanto sia importante permettere all’Ucraina di continuare a difendersi, anche e soprattutto dagli attacchi, sempre più intensi e sempre più brutali, fino a ieri, con cui la Russia continua a colpire i civili.
Sono attacchi che confermano ancora una volta quanto poco Mosca sia impegnata a costruire quella pace per cui tutti quanti insieme sosteniamo, a partire dall’Ucraina, gli sforzi del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, dell’Amministrazione americana, che ringraziamo anche per avere i suoi rappresentanti in questa Conferenza oggi.