Milano, in corso lo sfratto al centro sociale Leoncavallo: tensione e proteste

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AgenPress. È iniziato questa mattina all’alba lo sfratto del centro sociale Leoncavallo, uno degli spazi autogestiti più noti e longevi d’Italia, attivo dal 1975. L’intervento è in corso nella sede di via Watteau, nel quartiere Greco, dove da ore si registrano presidi, proteste e tensioni con le forze dell’ordine.

Sul posto sono presenti decine di agenti in tenuta antisommossa, ruspe e mezzi del Comune. L’area è stata transennata e l’accesso limitato. Gli attivisti del Leoncavallo hanno annunciato resistenza pacifica, ma in mattinata si sono già verificati momenti di tensione con lanci di oggetti e cariche di alleggerimento.

Lo sfratto è il risultato di una lunga vicenda legale tra il centro sociale e la proprietà dell’area, che ha ottenuto il rilascio dell’immobile dopo anni di contenzioso. Palazzo Marino ha definito l’operazione “un atto dovuto”, pur riconoscendo il ruolo storico del Leoncavallo.

Il Comune non è parte attiva nello sgombero, ma non può impedire l’esecuzione di un provvedimento giudiziario”, ha dichiarato l’assessora alla Sicurezza.

Gli attivisti denunciano un’operazione “politica”, accusando l’amministrazione di “essersi voltata dall’altra parte”.

Non ci sgomberano 50 anni di storia, cultura, mutualismo. Questa non è la fine, è un nuovo inizio”, hanno scritto in una nota.

In programma per stasera una manifestazione di solidarietà nel centro di Milano. Movimenti sociali e collettivi di tutta Italia stanno esprimendo sostegno, mentre le operazioni di sgombero proseguono.

 

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