Al via la campagna SIBO sulla donazione di cornee e sulle 12 Banche degli Occhi italiane, che ridonano la vista ogni anno a 8.500 pazienti

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Sabato 27 e domenica 28 settembre si celebra la Giornata nazionale del Sì alla donazione di organi, tessuti e cellule


AgenPress. Nell’ultimo anno sono stati quasi 8.500 i pazienti italiani che hanno ritrovato la vista grazie ad un trapianto di cornea, un numero in continuo crescendo a partire dal 2020, grazie a 11.105 donazioni di cornee e grazie ad una rete di strutture, dodici distribuite in tutta Italia, che raccoglie i tessuti oculari donati, assicura la loro qualità e sicurezza e li invia a centinaia di centri di trapianto.

Sono le dodici Banche degli Occhi Italiane, riunite nella Società Italiana Banche degli Occhi (SIBO) che in occasione della Giornata Nazionale del Sì del 27-28 settembre, promossa da Aido, ha lanciato la sua nuova campagna: “Perché ogni sì possa ridonare la vista”. La campagna sociale è stata realizzata da SIBO con il sostegno di AIMO (Associazione Italiana Medici e Oculisti) e di A.I.CHE. (Associazione Italiana CHEratoconici) con il patrocinio non oneroso del Centro Nazionale Trapianti e mira ad informare la cittadinanza sulla presenza di una rete capillare nazionale di professionisti in grado di ridare la vista attraverso il trapianto, e a sensibilizzare tutti i cittadini italiani sul gesto imprescindibile della donazione di cornee.

Un dono che rappresenta ancora l’unica soluzione terapeutica per molte patologie oculari. “Le banche degli occhi sono strutture in cui operano professionisti preparati, medici, biologi e tecnici altamente specializzati che accolgono il dono dei tessuti oculari consegnato da più di undicimila famiglie italiane ogni anno e lo custodiscono per un breve periodo, per consegnarlo poi nelle mani dei chirurghi oftalmologi perché possano essere effettuati i trapianti” afferma Francesca Pateri, Presidente della Società Italiana Banche degli Occhi.

I centri sono diffusi in tutto il territorio italiano, da nord a sud, a Bologna, Cosenza, Fabriano, Genova, L’Aquila, Lucca, Monza, Napoli, Pavia, Roma, Torino e Venezia. Qui viene custodita la cornea, tessuto situato nella parte anteriore dell’occhio, sottile e trasparente ma fondamentale per permettere la funzionalità visiva, che può essere donato attraverso un prelievo non invasivo e effettuato su donatori deceduti e trapiantato senza la necessità di un complesso match tra donatore e ricevente vista l’assenza di capillari sanguigni, senza necessità di terapie immunosoppressive nel ricevente e con basse percentuali di rigetto.

Dalla rete delle banche degli occhi, inserita nel Sistema Sanitario Nazionale e operante in sinergia con la rete trapiantologica italiana, dipende la distribuzione dei tessuti oculari per ogni trapianto di cornea, 8.433 nel 2024 secondo i dati riportati dal CNT. “Un lavoro delicato divenuto negli anni sempre più sofisticato e legato alla collaborazione quotidiana e strettissima con i medici oculisti – continua la presidente Pateri – in cui la banca degli occhi è chiamata a rispondere alle esigenze del chirurgo inviando tessuti oculari sempre più personalizzati, modellati sull’occhio del singolo paziente e ottenuti con lavorazioni altamente tecnologiche.

“Siamo profondamente orgogliosi di aver sostenuto e contribuito in modo significativo a questa iniziativa di grande valore umano e sociale, che potrà offrire a molte persone affette da gravi patologie corneali una nuova possibilità di vita, grazie alla straordinaria forza del dono. Il prezioso lavoro svolto quotidianamente dalle Banche degli Occhi rappresenta un pilastro fondamentale per consentire ai chirurghi di operare in condizioni di sicurezza e con tessuti di elevata qualità. Un sistema che può esistere solo grazie alla generosità e alla consapevolezza della cittadinanza” ha dichiarato il Presidente di AIMO ETS Alessandra Balestrazzi.

“Invitiamo tutti a guardare lo splendido video realizzato per promuovere questo importante messaggio e a farsi portavoce dell’importanza della donazione di organi e tessuti: un atto di profonda solidarietà che può restituire luce, speranza e futuro” ha continuato la Presidente Balestrazzi.

Il Presidente dell’Associazione Italiana Cheratoconici Rinaldo Lisario ha commentato:

“Per una persona con il cheratocono il trapianto di cornea può rappresentare l’unica possibilità di tornare a vedere e quindi di riappropriarsi della propria vita quotidiana. Il dono di una cornea non è soltanto un gesto di grande generosità, ma è un atto che restituisce speranza, autonomia e futuro. Per questo come Associazione Italiana Cheratoconici riteniamo fondamentale sensibilizzare sempre di più la cittadinanza sul valore della donazione degli organi e delle cornee e sostenere l’intera catena di professionalità che, attraverso le Banche degli Occhi, rende possibile trasformare un dono in una nuova vita visiva per migliaia di pazienti ogni anno. Ogni cornea donata è molto più di un tessuto: è la possibilità concreta per una persona di tornare a vivere pienamente, con speranza e gratitudine verso chi ha reso possibile questo nuovo inizio.”

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